domenica 31 marzo 2019

Vostra moglie è una rosa...






"Vostra moglie è una rosa", dicevano a un poeta cieco. 
"Lo immaginavo dalle spine", rispose.

Alphonse Karr (1808-1890), scrittore francese.

sabato 30 marzo 2019

Dio bussa alla porta




[Dio] Non bussa alla porta per intimarci lo sfratto, 
ma per riempire di luce la nostra solitudine.

Tonino Bello (1935-1993), vescovo cattolico italiano

venerdì 29 marzo 2019

Piccola e grande saggezza



La piccola saggezza è come l’acqua in un bicchiere:
chiara, trasparente e pura.
La grande saggezza è come l’acqua nel mare:
scura, misteriosa, impenetrabile.

Rabindranath Tagore

giovedì 28 marzo 2019

Senza amore...








Senza amore, l'umanità non sopravvivrebbe un solo giorno.

Erich Fromm (1900-1980), psicoanalista e sociologo tedesco

mercoledì 27 marzo 2019

La solitudine della vita




Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangono sempre lontani; che se uno soffre il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita.

Dino Buzzati (1906-1972), scrittore italiano

martedì 26 marzo 2019

Amare significa






Amare significa aver cura della solitudine dell'altro, 
senza mai pretendere di colmarla né conoscerla.

Christian Bobin, poeta e scrittore francese 

lunedì 25 marzo 2019

Credo nel Dio che... (A. Karr)




Credo nel Dio che ha creato gli uomini, non nel Dio che gli uomini hanno creato.

Alphonse Karr (1808-1890), scrittore francese.

domenica 24 marzo 2019

Fino a che... (M.L. King)






Fino a che tutti non sono liberi, nessuno è libero.

Martin Luther King

sabato 23 marzo 2019

E farsi solo fiamma (B. Marin)

Bruciare! Bruciare! E farsi solo fiamma

che illumina la notte delle stelle:
la cenere non conta senza quelle,
sentirsi ramo è povera illusione.

Tutto il mondo è un fuoco

che crea e dissolve i soli e le galassie,
la fiamma sola genera le grazie
e le frescure e i fiori d’ogni luogo.

Non temere di bruciare e consumarti,

di sparire nei silenzi dell’Eterno,
che la gloria di Dio si faccia inferno
quando l’albe s’annuncian delicate.



Biagio Marin (1891-1985), poeta e scrittore italiano.

venerdì 22 marzo 2019

Due razze di stupidi


Vi sono due razze di stupidi: 
quelli che credono a tutto 
e quelli che non credono a niente. 

Gesualdo Bufalino (1920-1996), scrittore italiano

Bufalino e Leonardo Sciascia

giovedì 21 marzo 2019

Primavera...



Nella mia camera ho incorniciato questa "Bambina-primavera" di Karoly Reich, un illustratore ungherese che ha accompagnato con gioia e delicatezza l'infanzia di molti. 
È per me un festoso augurio a rinascere sempre, a risvegliare la vita... 
Lo auguro anche a voi, cari amici.

mercoledì 20 marzo 2019

Cambiare le situazioni (M. L. King)




Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.

                        Martin Luther King

martedì 19 marzo 2019

La disperazione più grande




La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che essere onesti sia inutile. 
Pino Aprile

Foto da web

lunedì 18 marzo 2019

Sognai e vidi...





Sognai, e vidi che la vita è gioia; 
mi destai, e vidi che la vita è servizio. 
Servii, e vidi che nel servire c’è gioia.

Rabindranath Tagore

domenica 17 marzo 2019

Molte cose vanno male





Molte cose vanno male perché la gente non prende più la professione come scopo, ma come mezzo.

Alphonse Karr (1808-1890), scrittore francese.

sabato 16 marzo 2019

L'amore (R. M. Rilke)





L'amore è la capacita di due solitudini di proteggersi, delimitarsi ed accogliersi vicendevolmente. 

Rainer Marie Rilke

venerdì 15 marzo 2019

Ad ogni nuovo crimine (Etty Hillesum)



A ogni nuovo crimine o orrore dovremo opporre un nuovo pezzetto di amore e di bontà che avremo conquistato in noi stessi. 

Etty Hillesum

La divinità si incontra quando...




La divinità si incontra quando l’umanità diventa così integra e profonda, quando si vede una persona senza difese e senza potere che è capace di darsi totalmente. Questo è il momento in cui il Gesù umano ci apre gli occhi a tutto ciò che significa Dio e ci permette di vedere tutto ciò che Dio è. Non è attraverso il divino che noi sperimentiamo l’umano; piuttosto il contrario, è dall’interno dell’umanità che sperimentiamo il divino. 

John Shelby Spongteologo e filosofo statunitense

mercoledì 13 marzo 2019

Lo steddazzu (Cesare Pavese)


Cesare Pavese (1908-1950), scrittore poeta e traduttore italiano, era stato mandato al confino di Brancaleone Calabro perché coinvolto in attività antifasciste. Tra il 9 e 12 gennaio 1936 scrisse questa amara riflessione. Il grassetto è mio. 

Lo steddazzu

L’uomo solo si leva che il mare è ancor buio
e le stelle vacillano. Un tepore di fiato
sale su dalla riva, dov’è il letto del mare,
e addolcisce il respiro. Quest’è l’ora in cui nulla
può accadere.Perfino la pipa tra i denti
pende spenta. Notturno è il sommesso sciacquìo.
L’uomo solo ha già acceso un gran fuoco di rami
e lo guarda arrossare il terreno. Anche il mare
tra non molto sarà come il fuoco, avvampante.

Non c’è cosa più amara che l’alba di un giorno
in cui nulla accadrà.Non c’è cosa più amara
che l’inutilità.Pende stanca nel cielo
una stella verdognola, sorpresa dall’alba.
Vede il mare ancor buio e la macchia di fuoco
a cui l’uomo, per fare qualcosa, si scalda;
vede, e cade dal sonno tra le fosche montagne
dov’è un letto di neve. La lentezza dell’ora
è spietata, per chi non aspetta più nulla.



Val la pena che il sole si levi dal mare
e la lunga giornata cominci? Domani
tornerà l’alba tiepida con la diafana luce
e sarà come ieri e mai nulla accadrà.
L’uomo solo vorrebbe soltanto dormire.
Quando l’ultima stella si spegne nel cielo,
l’uomo adagio prepara la pipa e l’accende.

Foto da web

martedì 12 marzo 2019

Dove Dio è presente





Ci sono quelli che credono di amare Dio perché non amano nessuno sulla terra. Quelli che si illudono di amare Dio senza amare i fratelli. 
Ma Dio non è mai presente dove è assente il cuore. 

Ermes Ronchi, Le nude domande del Vangelo 

lunedì 11 marzo 2019

Parola di Vita - Marzo 2019

“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36).
Secondo il racconto di Luca, Gesù, dopo aver annunciato ai suoi discepoli le beatitudini, lancia il suo rivoluzionario invito ad amare ogni uomo come un fratello, persino se si dimostra nemico.
Gesù lo sa bene e ce lo spiega: siamo fratelli perché abbiamo un unico Padre, che è sempre alla ricerca dei suoi figli. Egli vuole entrare in rapporto con noi, ci chiama alle nostre responsabilità, ma allo stesso tempo il suo è un amore che si prende cura, che risana, che nutre. Un atteggiamento materno di compassione e tenerezza.
Questa è la misericordia di Dio, che si rivolge personalmente ad ogni creatura umana, con tutte le sue fragilità; anzi, Egli predilige chi rimane al margine della strada, escluso e rifiutato.
La misericordia è un amore che riempie il cuore e poi si riversa sugli altri, sui vicini di casa come sugli estranei, sulla società intorno. Perché figli di questo Dio, possiamo somigliargli in quello che lo caratterizza: l’amore, l’accoglienza, il saper aspettare i tempi dell’altro.
“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”.
Purtroppo nella nostra vita personale e sociale respiriamo un’atmosfera di crescente ostilità e competizione, di sospetto reciproco, di giudizio senza appello, di paura dell’altro; i rancori si accumulano e portano ai conflitti e alle guerre.
Come cristiani possiamo dare una decisa testimonianza controcorrente: facciamo un atto di libertà da noi stessi e dai condizionamenti, e cominciamo a ricostruire i legami incrinati o spezzati in famiglia, sul luogo di lavoro, nella comunità parrocchiale, nel partito politico.
Se abbiamo fatto del male a qualcuno, chiediamo coraggiosamente perdono e riprendiamo la strada. È un atto di grande dignità. E se qualcuno avesse veramente offeso noi, proviamo a perdonarlo, a fargli nuovo spazio nel cuore, così da permettergli di risanare la ferita.
Ma cosa è il perdono?
«Il perdono non è dimenticanza […] non è debolezza, […] non consiste nell’affermare senza importanza ciò che è grave, o bene ciò che è male, […] non è indifferenza. Il perdono è un atto di volontà e di lucidità, quindi di libertà che consiste nell’accogliere il fratello così come è, nonostante il male che ci ha fatto, come Dio accoglie noi peccatori, nonostante i nostri difetti. Il perdono consiste nel non rispondere all’offesa con l’offesa, ma nel fare quanto Paolo dice: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene”1»2.
Questa apertura del cuore non s’improvvisa. È una conquista quotidiana, una crescita costante nella nostra identità di figli di Dio. È soprattutto un dono del Padre, che possiamo e dobbiamo chiedere a Lui stesso.
“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”.
Racconta M., giovane filippina: «Avevo solo undici anni quando mio padre è stato ucciso, ma non è stata fatta giustizia perché eravamo poveri. Quando sono cresciuta, ho studiato giurisprudenza nel desiderio di ottenere giustizia per la morte di mio padre. Dio però aveva un altro piano per me: una collega mi ha invitato ad un incontro di persone impegnate seriamente a vivere il Vangelo. Così ho iniziato anch’io. Un giorno ho chiesto a Gesù di insegnarmi a vivere concretamente la Sua parola: “Amate i vostri nemici”(3) perché sentivo che l’odio per le persone che avevano ucciso mio padre mi avvolgeva ancora. Il giorno dopo, al lavoro, ho incontrato il capo del gruppo. L’ho salutato con un sorriso e gli ho chiesto come stava la sua famiglia. Questo saluto l’ha lasciato sconcertato, ed io lo ero ancora di più per quello che avevo fatto. L’odio dentro di me si stava sciogliendo, trasformandosi in amore. Quello però era soltanto il primo passo: l’amore è creativo! Ho pensato che ogni membro del gruppo doveva ricevere il nostro perdono. Con mio fratello siamo andati a trovarli, per ristabilire il nostro rapporto e testimoniare loro che Dio li ama! Uno di loro ci ha chiesto perdono per quello che aveva fatto e preghiere per sé e la sua famiglia».
Letizia Magri
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1 Cf. Rm 12,21.
2 Cf. C. Lubich, Costruire sulla roccia, Città Nuova, Roma 19934, p.56.
3 Cf. Mt 5,44; Lc 6,27.


domenica 10 marzo 2019

Il poeta... (Gesualdo Bufalino)




Il poeta è simile a un colombo viaggiatore: 
porta sotto l’ala un messaggio che ignora.

Gesualdo Bufalino (1920-1996), scrittore italiano

sabato 9 marzo 2019

Faccio come la maestra (Fatti di vita raccolti qua e là)

Il lavoro alla scuola d’infanzia è diventato particolarmente impegnativo, anche se l’avevo scelto come contributo a costruire un futuro migliore. Avevo un gruppo particolarmente difficile per le forti differenze di provenienza dei bambini. Non sapevo come fare per raggiungere una certa armonia. Un giorno, sapendo che un bambino stava molto male, sono andata a trovarlo in ospedale ed ho conosciuto bene la sua famiglia. È stata questa occasione a farmi capire che alla mia competenza dovevo aggiungere una conoscenza reale della famiglia di provenienza. Ho fatto questo anche con le famiglie degli altri. Nel giro di pochi mesi ho visto i frutti. Un giorno mi ha sorpreso un bambino che rispondeva a un altro che gli chiedeva perché gli avesse dato la sua merenda “Io faccio come la maestra!”. 

venerdì 8 marzo 2019

Santa Maria, Vergine del mattino (Tonino Bello)

Santa Maria, Vergine del mattino, donaci la gioia di intuire, pur tra le tante foschie dell'aurora, le speranze del giorno nuovo. Ispiraci parole di coraggio. Non farci tremare la voce quando, a dispetto di tante cattiverie e di tanti peccati che invecchiano il mondo, osiamo annunciare che verranno tempi migliori. Non permettere che sulle nostre labbra il lamento prevalga mai sullo stupore, che lo sconforto sovrasti l'operosità, che lo scetticismo schiacci l'entusiasmo, e che la pesantezza del passato ci impedisca di far credito sul futuro. Aiutaci a scommettere con più audacia sui giovani, e preservaci dalla tentazione di blandirli con la furbizia di sterili parole, consapevoli che solo dalle nostre scelte di autenticità e di coerenza essi saranno disposti ancora a lasciarsi sedurre. Moltiplica le nostre energie perché sappiamo investirle nell'unico affare ancora redditizio sul mercato della civiltà: la prevenzione delle nuove generazioni dai mali atroci che oggi rendono corto il respiro della terra. Da' alle nostre voci la cadenza degli alleluia pasquali. Intridi di sogni le sabbie del nostro realismo. Rendici cultori delle calde utopie dalle cui feritoie sanguina la speranza sul mondo. Aiutaci a comprendere che additare le gemme che spuntano sui rami vale più che piangere sulle foglie che cadono. E infondici la sicurezza di chi già vede l'oriente incendiarsi ai primi raggi del sole…
Don Tonino Bello,Maria donna dei nostri giorni (Edizioni San Paolo)

giovedì 7 marzo 2019

Tutti vogliono avere un amico...





Tutti vogliono avere un amico, nessuno si occupa d'essere un amico.

Alphonse Karr(1808-1890), scrittore francese.

mercoledì 6 marzo 2019

Nel crepuscolo dei giorni d'estate (Pessoa)


Nel crepuscolo dei giorni d’Estate, a volte,
Anche se non c’è brezza, sembra passare
Per un momento, una brezza lieve...
Ma gli alberi rimangono immobili
In tutte le foglie delle loro foglie
E i nostri sensi hanno avuto un’illusione,
Hanno avuto l’illusione di ciò che li avrebbe
aggradati...
Ah, i nostri sensi, quei malati che vedono e sentono!
Se solo fossimo come dovremmo essere
In noi non esisterebbe necessità d’illusione...
Ci basterebbe sentire con chiarezza la vita
Senza notare il perché esistano i sensi...
Ma grazie a Dio esiste imperfezione al mondo
Perché l’imperfezione è una cosa,
E che ci sia gente che sbaglia è originale,
E che ci sia gente malata rende il mondo grazioso.
Se non ci fosse imperfezione, ci sarebbe una cosa in
meno,
E bisogna che ci siano molte cose
Affinché abbiamo molto da vedere e sentire
(Finché gli occhi e le orecchie non si chiudono)...

Fernando Pessoa, Sono il sogno di Dio.

martedì 5 marzo 2019

Non è stato il martello...ma



Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette, ma l’acqua con la sua dolcezza, la sua danza e il suo suono, dove la forza può solo distruggere, la gentilezza può scolpire.

Rabindranath Tagore


Foto di Gennaro Musella

lunedì 4 marzo 2019

Fatti di vita

Era una signora sempre elegante e, nonostante l’età, continuava a curare il suo aspetto. Era rimasta due volte vedova e l’unico figlio era adottivo. Economicamente stava bene ma, come mi diceva lei, la solitudine era il suo vero problema. Anche il figlio, appena adulto, si era allontanato e tornava quando aveva bisogno di soldi. 
Un giorno lei venne a sapere di una ragazza che aveva bisogno di aiuto per potersi sposare. 
Si dedicò con tutte le forze a questa ragazza e la vidi, giorno dopo giorno, acquistare una nuova felicità. Un giorno lei mi confidò: “Nella mia lunga vita la vera saggezza che ho raggiunto è quella di vivere per far felici gli altri. Mi sentivo punita dalla sorte e ora vedo che la sorte dipende da me”. 
Quando si è avvicinata alla morte, la ragazza da lei aiutata l’assistette amorevolmente assieme alla sua famigliola. Sentiva di aver trovato una mamma. 

domenica 3 marzo 2019

L'umorismo è...







Umorismo: è il sorriso dell’intelligenza.
                                Eugène Ionesco

sabato 2 marzo 2019

Questa è la fede!

Credo in me, un piccolo nulla cui il Padre ha regalato un cuore. Innestato nel suo.
Se ogni mattina, a ogni risveglio, sapessi ascoltare la sua voce che mi sussurra: «Io ti amo, io ti amo, io ti amo», allora diventerei come un bambino preso in braccio, che anche se è sollevato da terra, anche se si trova in una posizione instabile, si abbandona felice e senza timore fra le braccia dei suoi genitori. E questa è la fede! 


Ermes Ronchi, Il cuore semplice della fede.