lunedì 1 febbraio 2010

Febbraio 2010




“Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo” (Gv 10,9).



Mi è arrivato un power point. Tratta di un ragazzino che sale su un aereo da solo. Durante il volo l’aero, per disturbi atmosferici è in grosse difficoltà. Tutti hanno paura ma il ragazzino resta al suo posto come se niente fosse. All’hostess che gli chiede come mai è così tranquillo, lui risponde “Il pilota è mio padre!”

Ho spedito la storiella a una conoscente che ha una vita difficile. Questa la sua risposta: “L’unico valore della mia esistenza è che posso dimostrare cosa significhi allontanarsi dalla verità. Ho voluto la mia libertà, ho voluto affermare soltanto le mie ragioni, non ho accettato restrizioni di nessun tipo e son finita sulla strada a mendicare amore. La vita è una falsa promessa. I grandi sogni che nascono nella stagione della speranza sono incantesimi bugiardi se non passano per quella porta stretta. Ogni azione produce libertà o schiavitù. È un vortice che mi possiede e mi annulla. Come sarebbe bello essere come quel ragazzino tranquillo nella bufera. Un cliente mi chiedeva se sono stata mai felice. Una domanda umana che mi ha fatto piangere. Sì sono stata felice quando ascoltavo i suggerimenti di Gesù. Allora ero in accordo con me stessa. Ora non più”.


Foto di Attila Adam


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