Un commento posto recentemente è stato un dono e lo riporto, mentre ringrazio l'anonima che mi scrive.
Chi può negare che nella propria vita non abbia mai incontrato un "punto luce"? Ci sono delle persone, e non importa la loro appartenenza ad una religione o meno, che anche nel buio più fitto della storia umana irradiano una luce particolare di cui loro stesse spesso non sono coscienti, specie se umili e modeste, eppure sono il "sale della terra" e aprono la via ai nostri passi.
Un ricordo ed un omaggio che in questo momento avverto come doveroso:
in una casa amica di famiglia, già dall'infanzia, ricordo una zia nubile e povera accolta più come domestica-cuoca-bambinaia-sarta tutto fare che come sorella, cognata e zia. Mi colpiva sempre perchè assolutamente silenziosa, serviva e tornava a scomparire in ogni occasione, eppure quasi sempre la famiglia ne parlava con fastidio, ironia e critiche.
Così, fino a tarda età, ha servito in silenzio, allevato i nipoti e i pronipoti,servendo anche spesso nelle loro case, confezionato abiti e organizzato migliaia di feste in cui appariva frettolosa in silenzio per servire e scomparire in cucina o nella sua stanzetta di domestica.Ha anche accompagnato alla fine della vita molte persone della famiglia compresa la suocera del fratello morta a cento anni.
Rispondeva con poche parole solo a chi le faceva una domanda diretta e sorrideva raramente ma con tanta dolcezza all'affettuosità semplice ma sincera dei vari bambini, noi compresi.
Più tardi, da giovane ed adulta, ho visto in lei una grande luce e provato una tenerezza ed una stima profonda, direi istintiva, ed ho per caso scoperto il suo segreto: chiedeva per se' solo il permesso di andare ogni giorno alla prima Messa in Parrocchia. Niente altro.
E' morta praticamente da sola in una struttura a lunga degenza quando non poteva più servire, ma essere servita, e ci è stato comunicato troppo tardi per poter fare qualcosa per lei.
Continuo nel tempo a pensare a lei ed a pregarla come una santa luminosissima che mi è stato concesso di avvicinare e da cui ho ricevuto un raro straordinario esempio.
Grazie Maria Assunta, luce silenziosa nel mondo per il mondo!
Foto mia
Grazie per questa storia che hai riportato. Natale è lo sboccio sulla terra di un fiore che espande eternità.
RispondiEliminaGrazie, Tanino. So che mentre scrivo tanta gente è lontana dalla gioia, dalla pace, dalla speranza.
Non so cosa farei... intanto affido al tuo blog questa mia ansia.
Ti seguo con stupore e, se potesse avverarsi, ti farei da altoparlante. Il mondo ha fame di sorriso.
Sappi che tra molti che non conosci, c'è uno che ti sostiene.
Buon Natale!
Ecco un altro che ti sostiene: sono io!
RispondiEliminaIn questi giorni di festa, tra una corsa e l'altra, mi sono soffermato di più sul tuo blog. Mi è venuta un'idea. Quando ne ho parlato con mia moglie, mi ha suggerito di scrivertela: far partire una catena di sorrisi. Se ognuno riesce a fare un sorriso alla persona a cui non lo farebbe mai, sono certo che la temperatura aumenterebbe e si scioglierebbero tanti ghiacciai (ma senza fare danni). La proponi? io direi così: OGGI SORRIDO A CHI NON SORRIDEREI MAI. Se riesco a fare questo, ne traggo un beneficio innanzitutto io stesso. Sorriso che non dai, gioia che non hai. Restituiamo la gioia!
Buon Natale, Tanino, da tutta la mia famigliola, Roberto