Caro Tanino,
so cosa significhi perdere la madre. Ho perso tanto tempo fa i miei genitori e un taglio netto è stato dato alle mie radici. (...)
Eppure una domanda gira sempre nella mia mente: “La morte è compimento della vita? Anche nel caso di giovane età?”.
Gino M.
Gino, grazie!
La morte di una persona cara è sempre un trauma: cambia il legame con le cose, con il tempo. Come dici tu, trattandosi di genitori, è uno spacco alle radici.
Ma, non so come spiegarlo, accanto alla dissoluzione della fine ho sperimentato, e sperimento, che mette radice, proporzionatamente alla ferita, una certezza. Non è speranza, è certezza di vita.
So che è incomprensibile, forse inaccettabile, ma lo vivo così.
La morte dà certezza alla vita, le dà garanzia.
In questa ottica, penso che ogni vita si compia perché arriva il momento della sua trasformazione. Non so dirti di più.
Foto mia
Grazie di questa risposta. Certo se tu potessi parlare di questa certezza...
RispondiEliminaAlfredo
Ciao tanino,
RispondiEliminagrazie per questo post e per la tua risposta.
In molte occasioni( dato che ti conosco e so come la pensi),ho avuto modo di confrontarmi con te e le tue parole sono sempre state per me un grande conforto.
Come dici tu, perdere una persona cara e' un trauma ... Le priorita' e gli aspetti della nostra vita vengono messi in discussione.
Io lotto ogni giorno per per percepire la vicinanza della mia mamma, e so che adesso e' ancora piu' viva, ma ... Ci vuole pazienza e tanta tanta fede... Poi , come mi dicevi tu una volta, bisogna imparare a 'fare silenzio' e ...ascoltare.
Grazie di cuore
Ilenia
Forse, caro Tanino, oggi parlare della morte è qualcosa fuori luogo, nel senso che non si sa in quale ambito parlarne: è un argomento religioso, filosofico, è semplicemente la vita nel suo crudele corso? è sociologia? è politica?
RispondiEliminagrazie che hai toccato un argomento "bollente" che evitiamo di guardare in faccia. Sono Leonardo di sempre e ringrazio Alfredo che ti chiede di dire di più sulla "certezza"