Posso aggiungere che forse sta anche nell'abituarsi, dietro sollecitazione o anche da soli, ad osservare e riflettere, a "guardare" per vedere di più e meglio, e ad "ascoltare" oltre che a udire, per abituarsi a tacere e poi poter comprendere di più e meglio?
Insomma col tempo e l'esercizio del vivere, divenire come coloro che sono dietro quel vetro speciale che permette una visuale senza essere visti, o in una posizione esterna,anche a noi stessi,e quindi non completamente coinvolta o travolta, che ci aiuti a vivere e a "vederci vivere" contemporaneamente, così da accorgerci in profondità di questa inimitabile avventura in cui siamo stati catapultati,tenendone presenti ogni giorno tutti gli aspetti.
E questa sottile coscienza del vivere ci può anche donare, con la sofferenza e l'umiltà di vederci dal di fuori come siamo e i nostri limiti,anche onestamente, senza invidia e pregiudizi,cogliere arricchendoci, la preziosità degli altri e la bellezza del creato!
Posso aggiungere che forse sta anche nell'abituarsi, dietro sollecitazione o anche da soli, ad osservare e riflettere, a "guardare" per vedere di più e meglio, e ad "ascoltare" oltre che a udire, per abituarsi a tacere e poi poter comprendere di più e meglio?
RispondiEliminaInsomma col tempo e l'esercizio del vivere, divenire come coloro che sono dietro quel vetro speciale che permette una visuale
senza essere visti, o in una posizione esterna,anche a noi stessi,e quindi non completamente coinvolta o travolta, che ci aiuti a vivere e a "vederci vivere" contemporaneamente, così da accorgerci in profondità di questa inimitabile avventura in cui siamo stati catapultati,tenendone presenti ogni giorno tutti gli aspetti.
E questa sottile coscienza del vivere ci può anche donare, con la sofferenza e l'umiltà di vederci dal di fuori come siamo e i nostri limiti,anche onestamente, senza invidia e pregiudizi,cogliere arricchendoci, la preziosità degli altri e la bellezza del creato!
Grazie per tutto.
Luisa
Grazie, Luisa!
RispondiEliminaTanino