Vicino ai cassonetti dei rifiuti alcuni bambini giocano alla guerra con tutte le scatole buttate dopo Natale. Scatole scintillanti e colorate, piccole e grandi, resistenti o fragili in mezzo a tanti nastrini. Alle voci dei bambini se ne aggiungono tante altre che arrivano dalle scatole. “Non trattarmi male!”; “Non buttarmi tra i rifiuti. Io, anche se piccolina, sono importante!” ; “Non fare di me lo scudo!” ; “Non darmi calci. Io portavo una pelliccia pregiata”; “Non mi strappare!”; “Io portavo il trenino più lungo del mondo”; “Io sì che sono la più affascinante, contenevo le parrucche della donna più bella della città!”
Quando
arriva Gerlando per caricarle sul camion dei rifiuti, ascolta per un po’:
“Brave, siete veramente importanti. E siete così belle che è il momento di fare
un concorso di bellezza: stanotte eleggeremo Scatolissima. Bambini mettiamoci
al lavoro”. Telefona al sindaco che nel giro di pochi minuti fa arrivare la
banda musicale, l’esercito e tante fiaccole.
La
gente è già raccolta attorno al coloratissimo palco al centro della piazza. Calù,
uno dei bambini, presenta la serata.
La
gente grida: “Buttatele! Non servono!” e le scatole per la rabbia diventano
verdi. Il presentatore spiega che le scatola avevano portato cose di grande valore,
giocattoli, pellicce.
“Sì,
ma ora sono vuote. Ora sono inutili!” e le scatole tutte rosse di vergogna e
piangendo si stringono l’una all’altra.
Calù
grida: “Ma guarda, quelle cose inutili insieme stanno componendo una cosa bella,
un castello!”
I
bambini si vanno subito a nascondere dentro il castello. Il generale dell’esercito suggerisce qualcosa
all’orecchio del sindaco che, salito sul palco, comincia: “Bla, bla, bla… Ora
il castello rimarrà sempre al centro della piazza per i nostri bambini!”. Gli
applausi arrivano fino a svegliare le stelle che, commosse nel vedere tanta
gioia in città, fanno cadere una polvere lucente che copre il castello e rende più
vivo il colore di ogni scatola. Ma ormai nessuna vuole essere la più bella.
Foto mia
10-01-2012 di Tanino Minuta Fonte: Città Nuova |
Grazie Tanino, bello il passaggio in cui le scatole si stringono insieme:)
RispondiEliminaDominik