Il 2 novembre, ricorrenza dei defunti, è festa per i bambini siciliani. Ricordo quel giorno con commozione.
L’attesa cominciava molti giorni prima quando si scriveva una letterina ai parenti morti: nonni, zii... e si chiedeva, spesso dietro delicato suggerimento dei grandi, ciò che desideravamo.
Poi, la vigilia, l’attesa diventava quasi angoscia. Bisognava nascondere la grattugia perché i morti avrebbero grattato i piedi a chi non si era comportato bene.
Finalmente la mattina ci si alzava presto per andare a cercare i regali nascosti.
Era immancabile il vassoio ricco di coloratissimi frutti di martorana, rami di miele e frutta secca. Al centro dominava il pupo di zucchero. Per me e mio fratello sempre cavalieri o eroi, come quelli del teatro dei pupi, o dei carretti siciliani, indimenticati paladini di Carlo magno. Poi giocattoli, maglioni.
Ma un regalo mi rimane nella memoria come qualcosa che solo dal cielo poteva venire, il caleidoscopio.
Quel tubo di cartone rivestito di carta disegnata, con la parte inferiore girevole, chiusa da un vetro opaco, aveva all’altra estremità un foro attraverso cui si potevano ammirare fiori simmetrici di inimmaginabile bellezza.
Stavo ore a guardare e mai si ripeteva lo stesso quadro. Mai.
In occasione di un recente compleanno, qualcuno cui avevo raccontato della mia infanzia, mi regalò un caleidoscopio. Riuscì a trovarlo di cartone, come quelli di una volta e l’effetto fu identico a quello di decenni prima.
Il caleidoscopio, nella combinazione di bellezze sempre nuove, è metafora della mia vita.
Foto mia
Ogni momento è colorato, se si usa la fantasia dell'amore.
RispondiEliminaBuona giornata.
Se abbiamo il coraggio di far prendere a Dio le redini della nostra vita, come ci hai confidato di aver fatto tu, la nostra vita sarà ricca di colori e, soprattutto, sempre nuova.
RispondiEliminaLa fantasia di Dio è inesauribile, e comporrà per noi dei "mosaici" inaspettati, attraverso incontri, occasioni, opportunità.
Egli farà di noi un caleidoscopio
Grazie. Luisa N.
Mi sono imbattuto in questa simpatica storia che racconti, Tanino.
RispondiEliminaUn bel quadro e un bell'esempio per parlare della vita.
Ciao, Gero