Un messaggio che ieri ha scritto Claudia non mi ha lasciato indifferente.
In certi casi non si sa cosa dire.
Stamattina mi capita sotto gli occhi
un brano del Cantico dei Cantici e mi è sembrato mi parlasse del papà che sta
entrando nella stagione della "luce".
Siamo con te, Claudia!
Ora
l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati,
amica mia,
mia
bella, e vieni, presto!
Perché,
ecco, l’inverno è passato,
è
cessata la pioggia, se n’è andata;
i fiori
sono apparsi nei campi,
il
tempo del canto è tornato
e la
voce della tortora ancora si fa sentire
nella
nostra campagna.
Il fico
sta maturando i primi frutti
e le
viti in fiore spandono profumo.
Àlzati,
amica mia,
mia bella, e vieni,
presto!»
Foto mia
Il mio diletto è per me e io per lui.
RispondiEliminaEgli pascola il gregge fra i figli.
Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi. (Ibidem)
mi ha sempre commosso il Cantico dei cantici e tu lo usi per dire che un uomo che si prepara alla morte è atteso da un grande amore. Strabiliante!
RispondiEliminaanche io, mi unisco al coro che accompagna il papà di Claudia.
saluti,
Carlo
Grazie Giovanna e grazie Carlo!
RispondiEliminaE' il mistero della Sacra Scrittura applicabile ad ogni situazione perché pregna di vita, di realtà.
Tanino
"Egli pascola il gregge fra i gigli".
RispondiEliminaQuesto è il testo esatto: sono una distrattona!
Che bello leggere, rileggere e anche cantare con questo Cantico della Sacra Scrittura: è pieno anche dell'UNICO/VERO/GRANDE/AMORE per ognuno di noi! Grazie a te Tanino!
Peccato non ci sia possibilità di mettere "una" canzone!
RispondiEliminaMaurizio Mosconi
Grazie a tutti!
RispondiEliminaPapà è stato accompagnato nella casa dell'Amore dalla sua famiglia e da un coro di persone che amano la VITA. claudia