Ogni
uomo è una novità assoluta sulla terra,
nel
mentre che è immerso nel fiume della vita.
Non c'è mai la stessa luce
Non c'è mai la stessa luce
che
si posi sullo stesso fiore;
non c'è mai una primavera
non c'è mai una primavera
uguale
a un'altra primavera;
non c'è mai un atto d'amore
non c'è mai un atto d'amore
che
non sia un nuovo atto d'amore,
e una comunione
e una comunione
che
non sia una nuova comunione.
E ogni giorno è un giorno
E ogni giorno è un giorno
mai
vissuto da nessuno sulla terra.
E nessuno sa dire, neppure di sé stesso
E nessuno sa dire, neppure di sé stesso
che
cosa penserà alla fine della giornata,
avanti che cali la sera.
E anche Dio, soprattutto Dio
avanti che cali la sera.
E anche Dio, soprattutto Dio
è
sempre nuovo.
David
Maria Turoldo
Religioso e poeta 1916-1992
Grazie, Tanino, di questa straordinaria poesia. Mi ha fatto pensare alla responsabilità che è la mia unicità. Grazie!
RispondiEliminaM. Teresa
Tanino, ha ragione D.M. Turoldo! Ma per scoprire questa novità... La mia vita è cambiata drasticamente. Mio marito ci ha lasciati dopo 20 anni. I tre figli non si rassegnano. Lui non è più tornato da un viaggio d’affari. Con una lettera ci spiegò che a 50 anni voleva ricominciare da zero. Chiedeva perfino la nostra comprensione.
RispondiEliminaNell’incredulità e nella più totale assenza di pensieri ho cominciato a cercare in me comprensione per mio marito e di insegnarlo ai figli. Ho scoperto così un’altra felicità, quella delle piccole cose. Ho messo più attenzione nei gesti da fare verso l’uno o l’altro, mi sono messa a curare i rapporti con i parenti, a ricordare compleanni e onomastici dei colleghi di lavoro…
Mi sono educata a non alimentare rancori e vendette. Ho cominciato ad amare senza attendere nulla. Forse mai avevo amato, chiusa com’ero nella torre d’avorio della mia assicurata felicità.
L’amore verso gli altri è uno solo: richiede la totale donazione. Ho visto che non conta il partito politico, la fede, le abitudini della persona da amare. Ho sperimentato una nuova felicità.
Quando i ricordi mi assalgono e come un’onda vorrebbero travolgermi, ricomincio con più forza.
I figli stanno imparando ciò che prima non avevo saputo insegnare.
Non è facile, eppure, ti confesso che proprio nella forza che cerco per amare chi ci ha fatto “male” vedo crescere il senso religioso della vita: creare amore.
Ciao, Tanino, il tuo blog è un’oasi di aria nuova.
G. F.
Quando ero molto giovane, per ingannare il tempo in viaggio, sugli autobus, durante le attese negli uffici, avevo istintivamente preso l'abitudine di cercare di indovinare qualcosa del prossimo che mi circondava: età, lavoro, situazione psicologica,stato fisico, stato sociale ecc.
RispondiEliminaSe poi ero in compagnia, col tempo era divenuta una specie di gioco amichevole o familiare.
La maturità, le esperienze, le sofferenze e l'evoluzione spirituale, hanno reso questo esercizio di osservazione un trampolino privilegiato di comprensione e di contatti, che nel tempo sono divenuti uno scrigno di ricchezze umane e di occasioni che altrimenti avrei sicuramente perdute.
Sì, è indubitato, ogni creatura è un mistero e insieme una potenzialità infinita; ognuno di noi, anche senza esserne cosciente, ha una missione in questo passaggio terreno che è l'occasione da scoprire e nello stesso tempo quella di divenire
"un'occasione" per gli altri.
Facciamo parte di uno sconfinato mosaico di cui siamo solo una tessera, un segno, una sfumatura di colore, un punto di luce, una lettera di didascalia...chissà, ma siamo unici e meravigliosamente ed originalmente necessari a creare un'opera d'arte che solo Dio conosce e che accuratamente ed amorosamente sta utilizzando.
Grazie
Luisa