martedì 25 settembre 2012

Loppiano vero laboratorio



C’ero anch’io a Loppiano in occasione di LoppianoLab, una composizione di incontri su alcuni temi esistenziali condotti da specialisti e non.
Una partecipazione entusiasmante, una vivacità incoraggiante.
Loppiano è una cittadella sognata e iniziata da Chiara Lubich, come bozzetto visibile di una società nuova.
Ho abitato in questo luogo tanti anni fa, quando il sogno cominciava ad essere tracciato nelle prime case, nelle prime aziende e già allora la gente accorreva a vedere cosa stesse succedendo sui colli dell’Incisa, a pochi chilometri da Firenze.
Ci sono tornato in occasione di LoppianoLab ed ho visto la potenza di una utopia che prende corpo.
Oggi non sono aumentate soltanto le case, c’è perfino un istituto universitario ed un polo industriale. Non ci sono presenti soltanto famiglie, sacerdoti e religiosi… oggi si può intuire cos’è Loppiano: è un solco dove ogni seme germoglia, è un ambiente dove ogni idea può prendere la linfa per diventare realtà.
Sì Loppiano è soltanto un ambiente che permette di comunicare, di vedere, di progettare… di portare avanti l’umanità. Loppiano è una madre che cerca il meglio per ogni figlio, anche il più difficile.
Per questo è arduo parlare di LoppianoLab. Eppure non c’è luogo più azzeccato di Loppiano perché i media, l’economia, la politica, l’educazione, la sanità, la legalità… possano trovare il loro specchio e la loro identità. Loppiano è la città per l’uomo, per l’umanità.
Mentre scrivo mi rendo conto che l’entusiasmo conduce la mia mano. Ma avendo visto in questi decenni come un sogno sia sempre più realtà, non posso non essere un ardente ottimista.
Ricordo che quando, più di quaranta anni vivevo a Loppiano, la domenica, quando venivano i visitatori, li portavamo a fare il giro della città. “Qui ci sarà la chiesa, qui il teatro, qui i campi giochi, qui le industrie…” la gente guardava i campi, i vigneti, le zolle arate, gli alberi di ulivi e nei nostri occhi vedeva edifici che non c’erano. Ma era un vero giro della città. La gente tornava a casa dopo “aver visto una città”.
Accompagnavo in questa ultima occasione una famosa regista e mentre le dicevo qui c’è la chiesa, qui c’è il polo industriale, mi accorgevo che l’identico sogno di molti anni fa è vivo. Allora c’erano poche casette ma l’utopia le oltrepassava. Oggi c’è di più, molto di più. Ma la potenza del sogno che vuol fare del mondo una famiglia trascende ogni realizzazione.     


5 commenti:

  1. Tanino, c'ero anch'io. Hai ragione, Loppiano è un luogo di incontro. Persone vere possono incontrarsi a Loppiano.
    Avrei voluto salutarti per ringraziarti, ma non sapevo dove cercarti. Tanta gente.
    Ti ringrazio ora!
    Claudia

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  2. Ciao Tanino. Sì Loppiano è luogo di incontri, rapporti, progetti, vita. Anch'io durante LoppianoLab ho vissuto tanti incontri speciali; tra questi sei stato tu. grazie per quello che vivi, scrivi, comunichi e per la gioia che inietti in chi ti ascolta. Sono felice di conoscerti. ora ho un amico in più, un'altro fratello per il quale posso donare la mia gioia di esistere. Spero di incontrarti presto e condividere altre emozioni ed esperienze. Grazie. Gualtiero

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  3. Tanino,
    come sempre entusiasmante quello che fai vedere.
    Leggendo il tuo articolo su ciò che è avvvenuto a Loppiano, l'unico desiderio è quello di andarci subito.
    Andrò con mio marito e i tre figli, tutti in età "né carne né pesce".
    Quello che ci conduce è la vita e questo lo abbiamo imparato dal tuo blog, straordinario incontro di gente che vuole vivere oltre gli sfaceli di un'Italia messa in ginocchio da pochi viziosi e malati di potere.
    Non hai mai parlato, almeno così mi sembra, del diavolo, del male come soggetto. Sarebbe ora di far vedere come sia lui a condurre le menti di certe persone.
    Comunque, Tanino, grazie!
    Ringrazio i tuoi collaboratori, che sono quelli che ti scrivono.
    Spero di essere anch'io una collaboratrice.
    Saluti!
    E. D.

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  4. Grazie di questa bella foto.
    Ringrazio anche E.D. che ti parla a cuore aperto.
    Vorrei rispondere a nome tuo:
    Il male, il diavolo esiste. Una delle sue "qualità" e far pensare che non esista, come ha detto qualcuno.
    Il blog di Tanino è un tracciato contro il male. Tanino non smaschera il diavolo, non lo combatte ma corre a sorreggere le parti che stanno cedendo alle sue astuzie.
    Ogni uomo, nella sua libertà piena è l'unico antidoto.
    Chi ti scrive, Tanino, è il solito di Civitavecchia.
    Ciao.
    Grazie, Tanino,

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  5. Eh si carissimi tutti. Le parole di Chiara, nonostante i dubbi ed i distinguo di qualcuno di ma conoscenza, sono profetiche. Fin'ora (e son passati 59 anni) non è ha sbagliata UNA. Quello che doveva diventare Loppiano lo è diventata e... non è ancora finita.
    Buon fine settimana a tutti.
    (chebeltempo@tiscali.it)

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