Impegnato nella stesura di una biografia, mi arriva una
nuova richiesta e rispondo positivamente.
Poi, con la tremenda sensazione della sconfitta, mi rendo
conto di aver preso un nuovo impegno che, mi sembra, mi impedisca da svolgere
l’altro che da giorni mi sta mettendo alla prova per delle soluzioni che non
trovo. La notte non prendo sonno. Continuo a chiedermi perché ho detto di sì.
Dapprima le solite risposte: che sono impulsivo, che non so valutare gli
impegni, che non so stabilire delle priorità, che non rifletto abbastanza...
Poi, dal silenzio dello scoraggiamento, viene a galla la spiegazione: “Quando qualcuno mi chiede qualcosa perché mi vuole bene, perché mi
stima, io non so dire di no, anche se mi costa troppo. Non so dire di no”.
E mi metto felice al nuovo lavoro, sapendo di poter fare un
dono a qualcuno. Mentre faccio le ricerche necessarie per il nuovo lavoro, mi
sorprende la constatazione che le notizie che sto raccogliendo sono
importantissime e decisive soprattutto per la biografia dove mi ero arenato.
Grazie di questa "confessione" Tanino.
RispondiEliminaFa bene vedere questo processo di ritrovare ogni giorno nuova fede.
Tu fai capire tangibilmente che le circostanze negative possono essere risolte e trasformate dall'amore.
Chiarissimo!
Ciao,
Olga
Sono convinta che gli avvenimenti che viviamo ogni giornio non sono mai a caso; ogni cosa, anche quelle meno positive. Sono tutte opportunità che abbiamo di amare, che ritorna come un boomerang. Non sempre capiamo questo e vogliamo essere liberi, ma qual'è la vera libertà ?
RispondiEliminaGrazie Tanino per condividere le tue esperienze.
Maria Teresa