domenica 21 luglio 2013

Voglio tenermi pronto (dal Giornale dell’anima, 1957)


«Quando viene la sera, dà a noi la luce.» Signore, giungiamo alla sera. Sono nel settantaseiesimo anno di questa mia vita, che è stata un gran dono del Padre celeste. Tre quarti dei miei contemporanei sono passati sull'altra riva. Occorre quindi che, anch'io, mi tenga pronto per il gran momento. Il pensiero della morte non mi preoccupa... La mia salute è eccellente e ancora robusta, ma non devo fidarmi di questo; voglio tenermi pronto a rispondere «presente» ad ogni chiamata, anche improvvisa. La vecchiaia – che è anch'essa un gran dono del Signore – deve essere per me motivo di silenziosa gioia interiore, e di abbandono quotidiano al Signore, verso il quale sono rivolto come un bambino verso le braccia aperte di suo padre. La mia umile e ora lunga vita è trascorsa come una matassa, all'insegna della semplicità e della purezza. Non mi costa niente riconoscere e ripetere che sono e valgo soltanto un bel nulla. Il Signore mi ha fatto nascere da povera gente e ha pensato a tutto. Io, ho lasciato fare a lui... È proprio vero che «la volontà di Dio è la mia pace». E la mia speranza sta interamente nella misericordia di Gesù... Penso che per la mia completa mortificazione e purificazione, per ammettermi alla sua gioia eterna, il Signore mi riservi qualche grande pena o afflizione del corpo e dello spirito prima di morire. Ebbene, accetto tutto e di buon cuore, purché tutto serva alla sua gloria e al bene della mia anima e dei miei cari figli spirituali. Temo la debolezza della mia resistenza, e lo prego di aiutarmi, perché ho poca, anzi nessuna fiducia in me stesso, ma ho una fiducia totale nel Signore Gesù. Ci sono due porte per il paradiso: l'innocenza e la penitenza. Chi può pretendere, come uomo povero e fragile, di trovare spalancata la prima? Invece la seconda è del tutto sicura. Gesù è passato da quella, con la croce in spalla, in espiazione per i nostri peccati e ci invita a seguirlo.

Beato Giovanni XXIII,1881-1963  ( Pagina del giugno 1957 prima della sua elezione a papa)

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