MAMMA TV

Mi sono chiesto oggi, se capiti anche ad altri ciò che è successo a me.  Avevo seguito il telegiornale: una valanga di notizie sulla politica, sui delitti, sul maltempo, sulle guerre… Poi quando ho spento il televisore mi sono trovato per un attimo disorientato: non sapevo dov’ero.  Forse mi ero troppo immedesimato con quanto avevo visto.

 

Mentre riprendevo le mie attività, ho riflettuto su un fatto: la tv non avendo un reale riscontro su quello che manda in onda (non tengo conto dell’audience che nonostante tutto non può essere rivelatrice del sentire comune) cerca di muoversi, il meglio possibile, con le notizie “più notizia”, informazioni studiate per  accaparrarsi ogni spazio psicologico.  

Ormai siamo tutti adulti, anche i bambini, anche gli anziani, anche chi vive in ambiti protetti. Siamo adulti, immunizzati, corroborati. 

Ecco, la tv è per i forti, per i super, per chi sa capire i politici, per chi non si scandalizza se un’affermazione di un leader viene il giorno dopo cancellata da un’altra sua affermazione contraria, per chi sa passare da un omicidio a una sfilata di moda con lo stesso sguardo attonito e assente. 

La tv è per la gente ipnotizzata dalle parole, non perché le capisca, ma perché sono tante, (conta la quantità!): così tante da diventare un turbinio, un allucinogeno a prezzo stracciato.