lunedì 13 gennaio 2014

La maledizione della solitudine



Pubblico un commento lasciato da “L” al precedente post.  Non sono rimasto indifferente.
Lo porto a conoscenza di voi, lettori, perché credo nella solidarietà. E sono certo che, in un modo o nell’altro, a L potrebbe arrivare una carezza.


«Tanino, leggo il tuo blog in una di quelle domeniche in cui vorrei gridare: "Perché a me è toccata questa solitudine?".
Mio marito, dopo anni di grande intesa e profondo amore è impazzito dietro una collega...
Di colpo cancellati figli e moglie.
I miei ragazzi non hanno avuto parole per giudicare il padre e con un "Mamma, il mondo va così!" mi hanno tolto ogni appiglio, anche nel rapporto con loro.
Ma chi crea il mondo che va così? Chi manovra i fili della storia?
Sono stanca.
Tu hai fede e mi sembri lontano da ogni dolore.
Hai pubblicato la storia dell'Abignente. http://registainvisibile.blogspot.it/2014/01/una-vita-non-basta-di-mt-abignente.html
Ora racconti di questo tuo amico-collega che è trascinato dagli altri... uno che trascinava.
Che senso ha tutto questo? Capisco Vincenzo che ti scrive che appena sarà dipendente dagli altri si ucciderà.
Scusa lo sfogo... è un modo per parlare con qualcuno.
Papa Francesco parla di periferie esistenziali. Eccomi. Io che credevo di essere il centro ora sono periferia.
Le domeniche non dovrebbero più esserci, sottolineano le solitudini.
Comunque grazie che mi lasci parlare, anche se non so quando leggerei queste frasi.
Ciao, L.
»

6 commenti:

  1. ciao L.mi dispiace per quello che stai vivendo,ma sono c'erta che se continui ad amare non ti sentirai piu sola ,ti dispiace dirmi se c'è Dio nella tua vita?ciao Rita prego per te

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  2. Semplicemente ama...Ora che hai donato il tuo dolore, sei entrata nel cuore di tutti noi. ciao Pina

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  3. Cara L, leggo con commozione quello che ti scrivono. Già Luisa ti dice molto. Poi Rita ti chiedese c'è Dio nella tua vita e ora Pina ti assicura che sei entrata nel cuore di tutti.
    Che dirti? ti siamo vicini e siamo certi che il tuo dolore, così come lo hai comunicato a noi, porterà frutto sia nelle persone a te care, sia in molti ltri.
    Grazie, L.
    Tanino

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  4. Carissimi amici,
    una vera consolazione quello che mi scrivete. Non avrei immaginato tante risposte al mio grido.
    Sono credente, ma la fede si è appannata quando mi sono trovata a terra.
    Ciò che veramente mi fa male è vedere che i figli (ne ho due, ormai grandi) sono di una mentalità dove la fedeltà non è un bene: esiste il prorio io e tutto in funzione di esso.
    Quello che Luisa mi scrive è un bel consiglio (Manzoni). Si sente che lei è madre ed ha grossi carichi di esperienza.
    Pina, grazie. Sì è vero, ci credo che sono entrata nei vostri cuori.
    Auguro a ciascuna e ciascuno tanto bene, così come lo date.
    Grazie a Tanino che ha permesso tutto questo e un saluto a quanti leggono questo dialogo.
    Scusate se rimango anonima... non mi sento sicura. Ma ci incontreremo.
    grazie
    L.

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  5. Credo veramente che ci sia un Qualcuno, specie in questi ultimi anni, che mini continuamente la nostra fede. Ed è un qualcosa in forte crescita. Questa è la sfida di vivere in questo mondo. Non è facile, mai, soprattutto quando capisci che l'unica forza è vendicare il male con il bene ma inizialmente credi che sia una cosa che va aldilà delle tue capacità. Una delle poche cose che penso di aver capito in questo periodo, che anche per me non è particolarmente felice e di vuoto, è che Dio ci chiede di accoglierlo aprendo il guscio di falsa indipendenza che ci siamo creati nei suoi confronti. Dio vuole che amiamo senza dipendere e senza essere condizionati da nulla. Bisogna tornare a sperare e a credere che lui ci è affianco, sempre, fidandoci che da ogni morte sa trovare vita; riesce a imprimere nuova vita, amore, gioia anche in quelle situazioni che crediamo di morte certa, di tristezza. Come accade a me i questo periodo, lo potrai sentire lontano ma è solo un'apparenza, è sempre con noi, ci amaca continuamente, in ogni più breve attimo della nostra vita. Amati, amiamo.

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  6. Nemmeno io sono rimasta indifferente al commento di L. Penso alle solitudini che abbiamo intorno, a chi dopo aver investito tutto sulla famiglia si ritrova solo, senza saper da dove ricominciare.
    "Chi crea il mondo che va così? Chi manovra i fili della storia?"
    Penso a quel ragazzo che abitava vicino casa nostra. Qualche sera fa è stato trovato il suo corpo senza vita sulle scalette che portano in città. Solo. Morto per overdose. Aveva 25 anni. Penso ai suoi genitori che la domenica dopo erano a messa.
    E poi penso a Speranza, che un mese fa è tornata in Vietnam dopo aver passato diversi anni in Italia. Salutandomi mi ha detto che forse un giorno ci rivedremo lì da lei. Io perplessa le ho detto che sarà piuttosto improbabile che io vada in Vietnam. Mi ha risposto che a volte nella vita accadono cose stupefacenti e inimagginabili e che nulla è impossibile a Dio.
    Un abbraccio a L. e a tutti i soli.
    Flavia

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