martedì 11 febbraio 2014

Il cagnolino



Gianna, dopo avere letto alcune pagine del blog, mi pone una domanda: 
«Lei parla di segnali che ci aiutano a entrare in altra dimensione (non so se ho capito bene), ma non sarà che anche il leggere o cercare segnali sia un modo magico di sfuggire la realtà?»




Rispondo con un fatto accadutomi qualche anno fa:



Quel giorno il congresso si era prolungato e quando fu ora di tornare all’alloggio mi resi conto che non avevo né un mezzo né qualcuno che mi desse un passaggio. In quella zona non c‘erano bus, almeno a quell’ora, e la strada è notoriamente pericolosa perché non ci sono marciapiedi. Di incidenti ne sono successi.

C’era poco da tergiversare. Mi incamminai nel buio.

Dal cancello di una delle ville uscì un cagnolino bianco. Giocai un po’ e ripresi il cammino. Dopo una ventina di metri mi accorsi che il cagnolino mi stava seguendo. Ritornai indietro per farlo rientrare nel suo cancello. Ci riuscii.

Ma quale fu la mia sorpresa, dopo una quarantina di passi, vidi che il cagnolino stava correndo verso di me.

Feci finta di non vederlo e proseguii il mio cammino per quella strada pericolosa. Ero anche preoccupato che il cane finisse sotto una macchina. Ma lui, imperterrito, gironzolava avanti e indietro.

In quella strada ci sono dei tratti dove non c’è assolutamente nessun margine tra la strada e le mura delle ville. Allora nelle curve presi il cagnolino in braccio.

Dopo un’ora e mezza di strada arrivammo al giardino antistante l’alloggio. Cercai una scatola di cartone per sistemare il mio amico in qualche angolo e poi salii in camera a cercare qualche biscotto da dargli da mangiare ma, quando tornai alla scatola, il cagnolino non c’era.

Tornai in strada, ma non vidi nulla.

Il cagnolino aveva compiuto il suo compito. Restai a passeggiare nel giardino incredulo e felice, meravigliato e addolorato… insomma, quel cane bianco che saltellava davanti o dietro di me, mi ha aiutato. Lo avevo notato da come le macchine rallentavano appena ci vedevano all’orizzonte.

Quella sera, nonostante l’impegnativa giornata, non presi sonno.

Mi tornarono in mente certi fatti che mio padre raccontava con gli animali. Fatti che incantavano perché non erano favole.   


6 commenti:

  1. Caro Tanino, anch'io mi sono più volte posta sulla mia fede le domande della nuova lettrice: la mia fede (Dio mi ama)è fuga dalla realtà? La certezza dell'Aiuto divino mi serve a compensare la mia ansia e il mio pessimismo ?

    Eppure ho un'esperienza che può sembrare inventata ma non lo è, simile alla tua:
    Io 18 anni fa seppi che avrei dato la vita, il giorno che salvai dal laccio del bracconiere un piccolo cerbiatto, o forse era un capriolo. Liberai il suo collo un po’ graffiato tenendo dalle piccole e vellutate corna la sua testa, allentando, con l’altra mano, il cappio d’acciaio e parlandogli con dolcezza e calma. In quel momento ebbi la certezza di essere in attesa di un figlio: avevo restituito alla vita un cucciolo e in me un altro a-spettava di nascere.
    Nel pomeriggio l'esito del test di gravidanza.
    Quell’anno trascorsi la primavera, l’estate e l’autunno e vissi l’attesa e la nascita del mio primogenito con la certezza di una fondata speranza …eppure …grandi erano la disperazione e l’amarezza per la situazione familiare ed economica incerta… stavo bene, ero fiduciosa...e nel contempo ero disperata..come era possibile? La VITA è mistero....

    C.

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  2. Tanino,
    grazie per questa storia da incanto. Penso conoscerai sicuramente "Il mondo incantato" di Bruno Bettelheim.
    Lui curava con le favole. Tu curi con i tuoi racconti che sono fatti di vita.
    Questa tua storia, apparentemente semplice e non di rilievo, ha una potenza, un forte messaggio: NON SIAMO MAI SOLI.
    E per scoprirlo bisogna superare la nostra infantile paura.
    Grazie e non stancarti di raccontare...
    Marianna

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  3. Ringrazio C. per la tenera storia che racconta e ringrazio Marianna per il libro citato. Lo conosco bene: è corredo della mia professione.
    Quello che vorrei dire a tutti e a Tanino è che questo forum, spontaneo e senza intenti (anche se si muove in un campo preciso) è un test di valore che dà il polso della situazione di ciò che vive la gente. Non è certamente esaustivo, anche se la gente che commenta è di varie età, eppure resta sempre un notevole apporto per conoscere il sentire comune.
    Sono stato tante volte in queste pagine.Ciò che io sfrutto di più sono i fatto di vita che Tanino racconta e i commenti relativi.
    Cosa dire? Un grazie a tutte e tutti.
    Auguri e coraggio!
    Pierpaolo


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  4. Pierpaolo, grazie!
    Sottoscrivo quello che lei ha detto.
    Saluti a tutti,
    Stella

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  5. Dove hai fatto questa foto?
    ciao T.

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  6. L'ho fatta a Fiuggi, davanti al Teatro. Ciao!
    Tanino

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