A commento del post “Date e vi sarà dato”
in un lungo e bel commento Saverio mi chiede: “Avrei
una domanda e non pretendo una risposta. Ma se anche altri ne avessero bisogno,
ti chiederei di parlare della fine dell'esistenza, di come la vedi tu con la
fede che hai”.
Saverio, innanzitutto grazie per quanto scrivi e
congratulazioni per la tua salute.
Non vorrei darti una risposta affrettata, ma posso dirti
subito che quando si presenta l’idea della morte ripenso a come ho visto
passare all’altra vita mio padre, mia madre, amici che ho potuto assistere … e
ne deduco che in quel momento c’è una “grazia”, un dono di Dio che fa vivere
quel passaggio come il punto più importante della vita: il momento più bello.
Sì, non per tutti è facile il passaggio… ma nessuno può
togliermi il senso di sacro che in quei momenti ho vissuto.
“C”, che si collega a quello che scrive Saverio, conclude con
un’altra domanda:
“Secondo me, tu dici grazie al Creatore ogni volta che scatti una foto
... e la pubblichi sul blog!!
Condividi con noi: come sei diventato una persona che dice grazie ?”
Condividi con noi: come sei diventato una persona che dice grazie ?”
Dire “grazie” è l’unica parola di chi si rende conto del
dono che è la vita. Penso che quando ho cominciato a stupirmi ho imparato a
dire grazie!
Con le foto non sono un maestro, ma certamente queste sono
piccoli segni di ciò mi stupisce.
E ora sia a te, cara C. che a Saverio: GRAZIE!
"Penso che quando ho cominciato a stupirmi ho imparato a dire grazie!"
RispondiEliminaTanino, non potevi dire di più e meglio.
Grazie,
Giovanni
Il mese scorso è morto papà, è stata, ed è tutt'ora, per mamma e per noi figli una esperienza divina.
RispondiEliminaTra i suoi scritti abbiamo trovato questa frase che esprime come lui sia arrivato al quel momento dice: "Non voglio morire morto, ma morire vivendo la vita" e così è morto. Grazie Tanino.
Carlo Vetrano
Grazie, Carlo, della comunicazione dell'arrivo di papà.
RispondiEliminaOgni figlio, e un figlio come te, è il miglior grazie a tuo padre.
Saluta la mamma e i tuoi fratelli.
Tanino