martedì 17 giugno 2014

Il male ha un nome?



Mi scrive Luciana, che ringrazio e alla quale esprimo la mia piena solidarietà, riguardo alla strage di Motta Visconti e ricorda anche Erika di Novi Ligure, che uccise madre e fratellino. E ricorda anche l’assassinio di Melania… e si chiede:

«Chi è il vero colpevole? Quanti colpevoli vorremmo trovare!
La passione, l'istinto, la follia?
L'amore?

Gli avvocati si affannano a trovare "verità" che appannino l'evidenza e mettono gli occhiali a tutti...

Ne ho viste nella vita... ma il male ha rotto gli argini della ragione.
Lo chiamo male, oppure egoismo, oppure involuzione, o non so che. Il vero tabu è l'incapacità di fare del male un soggetto, un agente, uno che ha la passione di distruggere.

Ma, siamo qui, Tanino, a soffrire assieme ad una umanità che annaspa. E mi ci sento pienamente dentro.

Saluto te e quanti continuano a tracciare sentieri di luce. E non vi stancate
».


3 commenti:

  1. Tanino, non so cosa dire.
    Anch'io come la tua lettrice sono inorridita.
    Certo la TV ci porta in casa tutto, soprattutto il marcio dell'umanità, sicuramente certe efferatezze avvenivano in passato (basta pensare a cosa succedeva nei palazzi reali per avere il trono...) ma ciò che oggi mi interpella fortemente è la crudeltà verso innocenti.
    Io sono credente e sono convinta che la mancata educazione della coscienza, in nome di una libertà e di una modernità conquistata, sia alla base di tutto.
    Non c'è nessun timore. Tutto mi è lecito.
    Io sono il primo fruitore della mia libertà, della mia gioia, del mio piacere. Gli altri...vengomo dopo!
    Questo è il danno vero. E i colpevolti sono dei longa manus di Satana,il distruttore.
    Appellami come vuoi ma è ora di smascherare il male.
    Sì, ha un nome,Satana!
    Ciao,
    Lorena

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  2. Il male fa sempre male a qualcuno, o tanto o poco.
    Chi fa del male o è stupido o è cattivo ma il risultato non cambia. Se si muore a causa del male subito, si lascia questa terra e si va nel Mistero.
    Quando si è donna e si sopravvive segnate dal male, la domanda fondamentale assume questa forma poetica:
    "Ora che sono rimasta in vita, cosa ne debbo fare della vita rimasta?"
    (al maschile suonerebbe meno incisiva ma altrettanto sostanziale e cruciale).
    La mia risposta umile, provvisoria, abbozzata è questa:
    - mi metto in cammino per trovare la mia risposta;
    - mi metto in cammino perchè voglio vivere, non solamente sopravvivere;
    - sono consapevole che "ricominciare a vivere" è una cosa che non posso fare da sola;
    - prego chiedendo l'aiuto dello Spirito Santo;
    - ho fiducia che la Vita mi farà incrociare sulla mia strada la persona giusta per me in quel preciso e particolare momento della mia vita(un/a parente, un/una amico/a, un prete/una suora, un dottore,..);
    - accetterò con gratitudine il dono di questo aiuto;
    - accetterò che l'aiuto che arriva non corrisponde a ciò che ho chiesto, non soddisfa le mie aspettative, è altro, solo apparentemente sbagliato o inutile, in realtà "giusto per me";
    - comprenderò che è "giusto per la grandezza della domanda posta, del desiderio espresso";
    - avrò fiducia che il Mistero si manifesterà in terra facendomi profondamente comprendere prima il mistero della mia sofferenza e poi, quando avverrà ad un certo punto, il mistero della "scomparsa" della sofferenza interiore (in qualche modo, imprevedibile e forse unico per ognuno/a);
    - allora e da allora in poi nonostante il male da me subito da innocente, io starò bene con me stessa e starò bene con gli altri, sarò pronta ad "onorare la vita rimasta" facendo del bene, semplicemente donando il dono ricevuto.

    C.

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  3. Da tempo cerco di evitare la tv per non stare male difronte a tanta crudeltà umana. Purtroppo non basta questo, per evitare tutto il male che c'è nel mondo. Il male ha un nome? Il male ha tanti nomi: istinto di sopraffazione, barbarie che ci trasciniamo dietro dall'evoluzione per puro spirito di sopravvivenza. La politica che fa solo i propri interessi a discapito dei cittadini, Il male che ognuno compie , volontariamente o involontariamente ricade su tutta la collettività. Per comdatterlo c'è un' arma chiamata "bene" ma gli uomini non se lo ricordano. È attraverso le vie che ci ha insegnato Gesù che il male si può sconfiggere. Devo ricordare anche, che esiste un nemico molto sottovalutato: "menzognero fin dal principio", Satana "principe di questo mondo". Giusy Lorenzini

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