Una pagina da “Un altro giro di
giostra” mostra non solo il Terzani giornalista e il cultore di culture, ma
anche il filosofo:
«Una mattina, quasi senza farci
caso, seguii con lo sguardo una donna che, premurosa e diligente, annaffiava e
accomodava una bella corona di fiori arancioni al collo di una piccola dea di
pietra in riva al Gange, sotto la mia terrazza.
Arrivò una capra nera e gliene portò
via un boccone. Stava per farsene un altro, ma venne cacciata da una mucca che
in un sol colpo ingurgitò tutta la bellezza e le preghiere che la donna stava
ancora offrendo alla sua dea.
Nessuno si ribellò e presto la donna,
la capra e la vacca si allontanarono ognuna per la sua strada, avendo ognuna
fatto la sua parte nell'immensa commedia-illusione di miliardi e miliardi di
persone e animali, esseri visibili e invisibili che in quello stesso momento in
miliardi di diversi pianeti nell'eterno tempo dell'infinito universo
continuavano a girare nella ruota dell'essere».
Tiziano Terzani, Un altro giro di
giostra, p. 202
scusate ,ma in qusto momento non riesco a capire qualcuno , o tu tanino per favore puoi spiegarmi, grazie, ciao maria
RispondiEliminaEccomi, Maria!
RispondiEliminaNon so se ho letto bene quello che scrivi.
Se si tratta di non "riuscire a capire qualcuno" io avrei un'idea, forse difficile da accettare... ma potrebbe essere una possibilità.
In genere, secondo la mia esperienza, se vedo qualcosa di negativo fuori me, negli altri, è in me che qualcosa non è a posto.
Quando io sono a posto con me stesso, quando sono realmente libero, non mi pesa niente e vedo tutto positivo.
Allora io lavorei con te stessa e chiederei cosa non va, cosa dà fastidio, hai forze per accettare...
Prova... è una strada che libera.
Ciao,
Tanino
Caro Tanino
RispondiEliminaGrazie per i tuoi commenti che leggocon piacere ogni giorno, qui a Denver, Colorado
Un grande amico, molto sapiente, mi disse una volta: "nella vita, per scoprire il senso piu profondo delle cose e per essere in sintonia con
l'Universo bisognerebbe essere 'stacca-attacatissim' a cio che si fa o si vuole".
Nel caso della bella storiella di Terzani- sembrarebbe Indu-
la donna avrebbe pouto usare qualche "protezione" per i fiori.
Anche nella "grande ruota dell'essere" ci sono "gerarchie di
essere" No?
Cordiali saluti
Miguel
Grazie Tanino, Grazie Miguel!
RispondiEliminaGiorgio