giovedì 31 luglio 2014

La memoria di Dio



Una donna riteneva che Dio le apparisse in visione. Andò quindi a consigliarsi dal proprio vescovo. Il buon presule le fece la seguente raccomandazione: «Cara signora, lei forse sta credendo a delle illusioni. Deve capire che in qualità di vescovo della Diocesi sono io che posso decidere se le sue visioni sono vere o false».
«Certo, Eccellenza».
«Questa è una mia responsabilità, un mio dovere».
«Perfetto, Eccellenza».
«Allora, cara signora, faccia quello che le ordino».
«Lo farò, Eccellenza».
«La prossima volta in cui Dio le apparirà, come lei sostiene, lo sottoponga a una prova per sapere se è realmente Dio».
«D'accordo, Eccellenza. Ma qual è la prova?».
«Dica a Dio: "Rivelami, per favore, i peccati personali e privati del signor vescovo". Se è davvero Dio ad apparirle, costui le rivelerà i miei peccati. Poi, torni qui e mi racconti cosa avrà risposto; a me, e a nessun altro. D'accordo?».
«Farò proprio così, Eccellenza».
Un mese dopo, la signora chiese di essere ricevuta dal vescovo, che le domandò: «Le è apparso di nuovo Dio?».
«Credo di sì, Eccellenza».
«Gli ha chiesto quello che le ho ordinato?».
«Certo, Eccellenza!».
«E cosa le ha risposto Dio?».
«Mi ha detto: "Di' al vescovo che i suoi peccati io li ho dimenticati"».

Bruno Ferrero, 365 piccole storie per l'anima, Elledici 2007

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