venerdì 27 febbraio 2015

Bisogna correre i rischi

Trovandomi a vivere un nuovo capitolo della mia vita in un Paese per me nuovo, 
questa poesia del prof Buscaglia, mandatami da un amico, lettore del blog, 
mi sembra la più indicata per dire quali molle rendano meravigliosa ogni novità.  



 A ridere

c'è il rischio di apparire sciocchi;
a piangere
c'è il rischio di essere chiamati sentimentali
a stabilire un contatto con un altro
c'è il rischio di farsi coinvolgere;
a mostrare i propri sentimenti
c'è il rischio di mostrare il vostro vero io;
a esporre le vostre idee e i vostri sogni
c'è il rischio d'essere chiamati ingenui;
ad amare
c'è il rischio di non essere corrisposti;
a vivere
c'è il rischio di morire;
a sperare
c'è il rischio della disperazione
e a tentare
c'è il rischio del fallimento.

Ma bisogna correre i rischi,
perché il rischio più grande nella vita
è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla,
non è nulla e non diviene nulla.
Può evitare la sofferenza e l'angoscia
ma non può imparare a sentire
e cambiare e progredire e amare e vivere.
Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera!

Leo Buscaglia (1924 - 1998), 
docente e scrittore statunitense
  

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