venerdì 18 settembre 2015

CHI SONO IO ? Per rispondere a Eugenio

Chi sono io?

Mi ha sempre fatto impressione l’inizio del cap. 9 degli Atti degli Apostoli che parla di Paolo (allora Saulo): “Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti!» (cap.9, 1-6)

La risposta la traggo da quelle parole che ho evidenziato in neretto.
Prima di essere chiamati così i cristiani erano “quelli della via”.
Potrei dire che io sono uno di quelli della via. Mi sono incamminato per quella “via” perché un invisibile “Qualcuno” mi ha fatto capire attraverso fatti persone, parole, che quella era la mia “via”.
Sono passati anni, decenni. Non mi sono sbagliato. 
Dove vado?
Sono in cammino come te, Eugenio, come te, carissima “C”.
Sono per strada, ciò significa che ogni mia certezza è nel passo del momento.
Le scelte fatte hanno delle conseguenze: una strada e non un’altra.
Nessun rimpianto. Anzi il timore che avrei potuto fare diversamente.
Caro Eugenio, la vita è una meraviglia che non finisce di sorprendermi.

Pubblico sulla rivista Città Nuova dei fatti di vita. Uno di questi l’ho intitolato “40 anni di stupore” ed era ciò che oggi posso dire a te. Dopo aver preso la “via” al seguito di Gesù, l’unica costante è lo stupore.

La foto è di Raya Novak, la pubblico perché "C" l'ha ricordata nel suo commento

3 commenti:

  1. Tanino grazie!
    Non hai risposto a tutte le domande... ma intanto qualcosa di importante l'hai detta.
    Forse è questo tuo essere "in via", in cammino, spiega tutto.
    E' paradossale la tua spiegazione eppure questa "incertezza" di non avere altro che il passo presente fa intuire che il Gesù che segui è vivo, cammina con te, come te.
    Ci penserò... anche se c'poco da pensare.
    A presto,
    Eugenio

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  2. Grazie Tanino e grazie Eugenio!
    sentirsi uno che è in cammino: metafora perfetta della vita.
    Grazie,
    Rita

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  3. Tanino, oggi più che mai siamo quelli della "via".
    Non l'avevo ancora notata questa definizione e mi sembra che calzi molto pensando che la vita è un cammino,
    la fede è un cammino...
    Grazie a Eugenio che contribuisce così al blog,
    auguri a tutti,
    Elisabetta

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