Un'amica ungherese mi racconta:
"La direttrice del reparto, dove lavoravo come infermiera,
era molto severa ed esigente non solo con il personale paramedico ma anche con
i pazienti. Era solita ripetere che 2+2 fa 4.
Tante volte i malati chiedevano qualche spiegazione o
chiarimenti su ciò che avveniva, su come sarebbero stati fatti gli esami e io
cercavo di venire loro incontro per questo una volta mi ha rimproverato. Le
dissi con fermezza che per me 2+2 non fa 4.
Poi ho cambiato ospedale e con la direttrice ci siamo
incontrati 10 anni dopo. Mi confidò che aveva avuto tante traversie nella vita
e che aveva capito che il mio modo di fare era giusto. Mi ha comunicato anche
che a un suo libro sulla malattia e la cura aveva dato come titolo 2+2 non fa
4."
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