Rita mi ha mandato questa storiella Zen.
Mi sembra che per le pressioni che si sono create in
questi giorni, questa storia abbia un grande messaggio per noi.
Ringrazio Rita e ne faccio dono a tutti:
«C'era una volta un maestro Zen il quale un giorno vide uno
scorpione che stava per annegare e decise di salvarlo.
Ma non appena l'illuminato prese lo scorpione con le mani per
toglierlo dall'acqua, quello lo colpì con il suo pungiglione. Per riflesso, a
causa del dolore procurato dalla puntura, l'asceta lasciò la presa e l'animale
cadde di nuovo nell'acqua.
Il maestro cercò di prenderlo una seconda volta ma lo
scorpione lo punse nuovamente. Poco distante dal quel luogo c'era una persona
che aveva visto tutta la scena, si avvicinò e con malcelato garbo disse:
"Scusatemi, ma siete davvero testardo! Non capite che tutte le volte che
cercherete di toglierlo dall’acqua lui vi pungerà?!"
Il maestro rispose: "È vero ciò che
dite, pungere è nella natura dello scorpione, ma questo non cambierà la mia
natura che è di aiutarlo." Poi, con l’ausilio di una foglia il maestro tolse
lo scorpione dall’acqua e gli salvò la vita.»
Forte questa storiella!
RispondiEliminaCome tu dici è una lezione e uno stimolo per i momenti che viviamo.
La farò conoscere.
Mauro
(scusa se ti dò del tu, ma vedo che tutti fanno così e non vorrei essere fuori cerchio)