A ridere
c'è il rischio di apparire sciocchi;
a piangere
c'è il rischio di essere chiamati sentimentali
a stabilire un contatto con un altro
c'è il rischio di farsi coinvolgere;
a mostrare i propri sentimenti
c'è il rischio di mostrare il vostro vero io;
a esporre le vostre idee e i vostri sogni
c'è il rischio d'essere chiamati ingenui;
ad amare
c'è il rischio di non essere corrisposti;
a vivere
c'è il rischio di morire;
a sperare
c'è il rischio della disperazione
e a tentare
c'è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi,
perché il rischio più grande nella vita
è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla,
non è nulla e non diviene nulla.
Può evitare la sofferenza e l'angoscia
ma non può imparare a sentire
e cambiare e progredire e amare e vivere.
Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo
la persona che rischia è veramente libera!
Leo Buscaglia (1924 - 1998), docente e scrittore statunitense
Sono Leonardo, da tempo non ci sentiamo.
RispondiEliminaé un grande monito questa poesia di Buscaglia.
Tanino, assieme ai tuoi molti amici che ti leggono e forse attendono da te il quotidiano nutrimento per vivere, vorrei dirti che tu stai componendo una comunità che ha un cuore. O sarebbe meglio dire che stai formando un cuore che genera e nutra un corpo sociale.
Penso che anche gli altri ti sono grati perché incamminati in una strada che ha delle pietre miliari sicure.
In questo grande caos che disorienta tu dei diventato un vessillo.
Conta sulla mia complicità e sostegno.
Ciao,
Leo
Grazie Leo!
RispondiEliminaho sempre più forte la convinzione che il blog lo facciamo insieme.
Le reazioni, gli echi che mi arrivano anche via mail per chi mi conosce... tutto mi parla di un grande dialogo iniziato e sempre costruttivo.
Grazie Leo e grazie a tutti,
Tanino