Ed era Venerdì Santo. Alle 15 il treno mi faceva arrivare a Budapest.
Dappertutto leggevo "Viva il 4 aprile!".
Era l'anniversario della liberazione dai nazisti.
Un amico che allora era un bambino, mi ha mandato questa foto di archivio esattamente di quel 4 aprile, ricordandomi il mio arrivo a Budapest e legandolo anche ad una importante festa che oggi la Chiesa celebra: l'annunciazione.
Sì, in qualche modo nasceva in me un nuovo modo di comprendere il dono della mia stessa vita, della mia fede...
Spontaneo in me il GRAZIE !
... e dicevi: "questa è storia!"
RispondiEliminaSì, Maurì. La storia è quella che si compone in silenzio ma un silenzio di stupore e sorpresa gioiosa.
RispondiEliminaCiao
Tanino
Probabilmente quando ci sono stato io il 4 aprile era il sabato santo!
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