"Nel
momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino
dirà: è morto. In realtà è una bugia.
Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì. Le mie mani saranno fredde, il mio
occhio non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa terra mi
apro all'infinito di Dio. Noi lo vedremo, come ci dice san Paolo, faccia a
faccia, così come Egli è (1Cor 13,12). E si attuerà quella parola che la
Sapienza dice al capitolo 3: Dio ha creato l'uomo immortale, per l'immortalità,
secondo la sua natura l'ha creato. Dentro di noi, quindi, c'è già
l'immortalità, per cui la morte non è altro che lo sbocciare per sempre della
mia identità, del mio essere con Dio.
La morte è il momento dell'abbraccio col Padre, atteso intensamente nel cuore di ogni uomo, nel cuore di ogni creatura".
La morte è il momento dell'abbraccio col Padre, atteso intensamente nel cuore di ogni uomo, nel cuore di ogni creatura".
Splendido Testamento.
RispondiEliminaCome dici, solo chi ha vissuto una vita nella donazione, come lui, può avere una speranza così fondata.
Grazie, Tanino.
Nonostante il pessimismo che invade ogni angolo, persone come don Benzi, aprono spiragli di forte luce.
Buona settimana,
Ester Z.