Giuseppe Moscati, medico e santo, scriveva ad un conoscente malato:
«Augurandovi di ritemprare
ben presto la vostra salute, mi permetto da lontano ricordarvi che tutto è
passeggero quaggiù. Non c’è che una gloria, una speranza, una grandezza: quella
che Dio promette ai suoi servi fedeli! Vi prego di ricordarvi dei giorni vostri
di infanzia, e dei sentimenti che vi tramandarono i vostri cari, la vostra
mamma; tornate all’osservanza religiosa e vi giuro che, oltre il vostro spirito
ne sarà nutrita la vostra carne; guarirete con l’anima e con il corpo, perché
avrete preso la prima medicina, l’infinito Amore!»
Beatrice Immediata, Giuseppe Moscati, Paoline 2008, pag. 64
Se tutti i medici fossero come lui, la malattia sarebbe più dolce. Grazie. sinforosa
RispondiEliminaGrande meraviglioso uomo e santo.
RispondiEliminaGrazie Tanino che ne parli.
Giuliana
Uomo meraviglioso.... VIVO.
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