martedì 13 giugno 2017

Ortensio da Spinetoli

«Il relativismo, la precarietà, la provvisorietà non indicano indifferentismo religioso, nichilismo o ateismo, ma costituiscono l’unico atteggiamento spirituale e culturale legittimo in un mondo diventato pluridimensionale e multietnico, in cui la verità si è fatta più lontana perché la realtà si è fatta più vicina e si rivela agli scienziati, ai filosofi e ai teologi più complessa e mobile (evolutiva) di quanto si fosse mai pensato fino ad ora».
«La pretesa che vi sia una sola maniera di rapportarsi con la verità non è più ammissibile dopo la scoperta della provvisorietà della conoscenza umana e della precarietà dei modi di comunicazione, come sostiene la filosofia del linguaggio».

Ortensio da Spinetoli

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