venerdì 21 luglio 2017

Un'indimenticabile esperienza

Il cancro lo aveva consumato. Un giorno G. mi confidò che secondo lui la malattia era un castigo di Dio. E mi raccontò ciò che non sapevo. Anni prima in un incidente aveva ammazzato un uomo. Non importava se l’uomo fosse ubriaco, il fatto era successo e il ricordo lo tormentava.
Non sapevo cosa dire. Un Dio che castiga non è cristiano pensarlo. Come farglielo capire?

Certamente G. si rese conto che quanto mi aveva confidato aveva provocato in me una certa tristezza e cercò in tutti i modi di “consolarmi”. Questo fu il punto culmine: “Ho capito – disse – se io di fronte alla tua tristezza provo dolore… tanto più Dio di fronte ai miei rimorsi. Non ho creduto abbastanza al suo amore”. Con la serenità ritrovata trascorse gli ultimi giorni dando coraggio e gioia a quanti andavano a trovarlo.

8 commenti:

  1. Grazie Tanino.
    Credo di sapere di chi si tratti. Ne hai parlato nel libro "l'emigrante e i suoi amici".
    Forte e drammatica esperienza di luce e di fede.
    Ciao,
    L.

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  2. Grazie Tanino,
    mistero di fede e abbandono in Dio.
    Capisco che non è facile credere all'Amore...
    Buona giornata,
    Ludovico
    (spero sarai in vacanza)

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  3. Carissimo Ludovico,
    eccomi.
    Sono stato a dei campeggi di giovani che mi hanno arricchito di gioia e speranza.
    La mia vacanza sarà più tardi.
    Buon riposo a te e famiglia,
    Tanino

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  4. Tanino, parli di una pubblicazione?
    Dove la trovo? in internet non c'è.
    Laura

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  5. Sì, hai ragione Laura.
    E' stata una pubblicazione ad uso interno del Movimento dei Focolari.
    é tradotta in ungherese e slovacco, ma sempre ad uso interno.
    Mi dispiace,
    Tanino

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  6. Non ci sono parole soltanto: GRAZIE!
    Mauro

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  7. Tanino, con storie come quella di G. e di Carlotta tu apri un argomento della fede che è difficile.
    In questa stagione di grande razionalità scientifica e tecnica queste dimensioni sono lontane dalla vita.
    Eppure la credibilità viene dalla vita.
    Non è facile...
    Ma tu hai coraggio e insisti.
    Comunque ti sono grato.
    Eugenio R.

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  8. Storie come questa fanno riflettere.
    La fede! Così difficile credere a un dio che ti ama come un padre.
    E' più vicino al nostro pensiero un dio che ti giudica e ti condanna o ti premia...
    Storia che non lascia tranquilli.
    Parla ancora di questo dio che ama.
    Roberta

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