venerdì 24 novembre 2017

Sulla palude della vita (agli amici del blog)

Cari amici, 
non rispondo e non sempre pubblico i commenti che non hanno una firma o che propongono prodotti da reclamizzare.
Tanti chiedono notizie su di me e sul blog. 
Mi sembra significativa questa foto che ho fatto recentemente in Transilvania (Romania). 
E' un camminamento su dei pali sopra una palude si trova in una riserva per uccelli stagionali o del luogo. 
L'impalcatura fatta di assi inchiodati uno dopo l'altro mi sembra dica cos'è questo blog: una serie di suggerimenti, scelti uno dopo l'altro, per aiutare il cammino sulla palude della vita.
Il cammino fatto mi conferma che il percorso lo facciamo insieme, aiutati anche da molti che ormai non sono nel tempo.
Vi ringrazio infinitamente, 
Tanino


3 commenti:

  1. Grazie Tanino!
    Visto il numero crescente di chi ti legge, immagino che ci sian tanti che abbiano da dire qualcosa...
    Penso anche, per le informazioni tecniche che ho, che è automatico che un blog molto seguito attiri la voglia di reclamizzare prodotti di varia natura.
    Quello che vorrei dirti è che le scelte che fai sono veramente dei tasselli, delle assi per camminare sicuri su un terreno pericoloso.
    Il tuo non è un'esposizione di quello che sei o che fai ma una ricerca continua di quanti hanno contribuito e contribuiscono a far camminare sicuri sulla palude della vita.
    Buona giornata e grazie di cuore per il tuo impegno.
    Vedo che sei stato in Romania.
    Non racconti quello che hai vissuto e fatto?
    Ciao, Carlo

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  2. ... come dire che il "progetto" è stato scoperto insieme!
    mm

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  3. Grazie Carlo e grazie Maurizio!
    Il viaggio in Romania aveva lo scopo di incontrare delle persone che volevano sapere di più delle scelte della mia vita.
    La mia impressione, quando racconto di me, è di essere un beneficiato, uno che ha ricevuto e dà soltanto ciò che ha ricevuto.
    Certo metto del mio, ma so di essere "quanto" ho ricevuto.
    Questo mi permette di vedere con occhi benevoli e accoglienti quelli che sono in condizione di vuoto o di disorientamento.
    Un viaggio è sempre uno specchio che mi fa vedere, con sfondi nuovi, chi sono e come sono.
    Ciao,
    Tanino

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