“…preservare il proprio
mondo spirituale, serrarvi gli occhi, porta ad avvelenarsi, disintegrarsi,
perdere la gioia, divenire insopportabili a se stessi e ammalarsi di
nevrastenia.
Paradossalmente diventiamo poveri a forza di preservarci, perché la cura si trasforma in una perpetua contemplazione di noi stessi...
Paradossalmente diventiamo poveri a forza di preservarci, perché la cura si trasforma in una perpetua contemplazione di noi stessi...
Ma colui che dona se
stesso interamente, se stesso con tutto il proprio mondo interiore, deponendo
la propria anima, diviene povero in spirito. Diviene beato, perché, secondo la
promessa del Salvatore, suo è il regno dei cieli… Lo diventa hic et nunc, già su questa terra acquisendo la gioia dell’amore senza
misura, dell’amore che si
dona, la leggerezza e la libertà dello spossessamento di sé”.
Marija
Skobcova (nata nel 1891 e morta nel 1945 nella camera a gas
di Ravensbrück)
Che capolavoro, Tanino!
RispondiEliminaAvevi già pubblicato qualcosa di lei, Mat' Maria.
Mi sembra che in queste parole ci sia il segreto della Pasqua, la sintesi della vita rivelataci da Gesù.
Buona Pasqua, Tanino.
Ti auguro tutto ciò che speri,
Ludovico
Grazie, Ludovico.
RispondiEliminaAnche per me è stata una vera scoperta conoscere questa donna.
Buona Pasqua,
Tanino