…
L’esistenza è un interminabile processo di metamorfosi, di trasformazione come il bruco che giunto al termine della vita non conosce la
morte, ma l’estasi di poter volare perché mutatosi in farfalla. Attraverso il
principio dell’amore, divengo sempre più me stesso in un rinnovamento dell’uomo
interiore, anche se il corpo biologico pare andare dalla parte opposta: «Per questo non ci scoraggiamo,
ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece
si rinnova di giorno in giorno» (2Cor 4, 16).
Paolo
Squizzato
https://www.paoloscquizzato.it/omelie/omelia-2a-domenica-quaresima-anno-b-2
Caro Tanino,
RispondiEliminasono un'assidua lettrice delle tue pagine blog.
Ti ringrazio perché ogni giorno vi trovo una spinta per vivere, per impostare la giornata, per intessere legami reali e costruttivi.
L'amico che mi ha segnalato questo blog mi ha detto che certamente vi avrei trovato un grande sostegno... e così è.
Ora sto vivendo un momento difficile per la mia famiglia e questi tuoi pensieri sono più che una medicina per non soccombere.
Non sarò certamente la prima a dirti queste parole, ma il mio ringraziamento è immenso.
Tiziana
Ciao Tanino,
RispondiEliminatra Natale e Capodanno un'amica mi ha regalato il libricino "Elogio della vita imperfetta - La via della fragilità" di Paolo Scquizzato e mi ha invitato a partecipare agli incontri domenicali tenuti da lui presso "la sua" Casa di Spiritualità. Quando ho conosciuto don Paolo l'ho subito "collegato a te" poichè entrambi testimoniate la vostra Fede in Cristo partendo dal quotidiano e dalle relazioni e ora scopro che "in qualche modo voi due vi conoscete", per cui...andiamo avanti insieme, incontrando Gesù in mezzo a noi, in una semplicità che non è casualità.
C.
Grazie Tiziana e grazie C.!
RispondiEliminaSì, Tiziana, siamo legati anche se non lo sappiamo e non lo vediamo.
A C. vorrei dire che veramente Squizzato è per me un coraggioso "esploratore" che apre strade al pensiero e alla fede.
Lo seguo in tutto quello che pubblica.
In questa semplicità che non è casualità, ti ringrazio,
Tanino