martedì 22 maggio 2018

Come il fiore

Camminavo oppresso da un pensiero. Un collega aveva creato dei muri, non solo con me, ma con molti. 
Nella mia mente frullava la ricerca di una soluzione. 
Intanto sulla mia sinistra un fiore (foto) chiama la mia attenzione. Aveva oltrepassato il reticolato e offriva la sua bellezza alla strada, a chi passava, senza progetti, senza attese. Mi è sembrata la risposta alla mia ricerca: "Fai come i fiori, sboccia verso la luce e oltrepassa i confini". 
Il mio confine erano i pregiudizi, il ricordo delle offese, la presunta conoscenza dell'altro e l'idea di come avrebbe dovuto essere...
Il giorno dopo, ho incontrato il collega e l'ho salutato come se lo incontrassi per la prima volta. 
L'altro sorpreso e benevolo mi raccontò di un guaio che stava passando con il figlio. Lo ascoltai ed ho avuto l'impressione che il mio collega era stato un vero sconosciuto. Anche io mi sentivo libero... come il fiore.

5 commenti:

  1. Grazie, grazie!
    Quasi una favola...
    Tanino, non mi sorprendi eppure mi sorprendi ogni volta con queste tue "parabole" di vita.
    Da tempo non ti scrivo, ma stavolta è veramente bello quello che racconti: semplice ma forte.
    Buona giornata,
    Bruno U.

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  2. Stavo uscendo per il lavoro e come ogni mattina sbircio nel tuo blog.
    Tanino, sembra che hai scritto per me questa storiella.
    Per ora solo un immenso grazie,
    Lory

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  3. Ciao Tanino, hai proprio ragione. Bella la foto che riflette perfettamente le belle parole che ci hai donato. Grazie e buona settimana.

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  4. Grazie a te, Gabriele!
    sei presente.
    Tanino

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