Mio padre era veramente stimato sia per le sue competenze come ingegnere, sia per la sua rettitudine. Ma quando è uscito dal partito la sua vita è diventata impossibile. Impedimenti e ostacoli da ogni versante. Lui si è esaurito e, persa ogni speranza, ha scelto purtroppo il suicidio.
Mia madre e noi tre figli siamo rimasti profondamente addolorati per quello che una società apparentemente carica di idealità possa fare.
Ora le cose sono cambiate, ma in noi è rimasta una ferita profonda che cerchiamo di sanare educando i figli a essere costruttori di società che rispettino l’uomo.
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