martedì 28 gennaio 2020

Mi è stato concesso un corpo



Mi è stato concesso un corpo – che ne farò io 
così unico e così mio?

Per la gioia sommessa di respirare e vivere
ditemi, chi devo ringraziare?

Sono un giardiniere ed anche un fiore,
nella prigione del mondo non sono solo.

Sui vetri dell’eternità già si è posato
il mio respiro, il mio calore.

Vi si stamperà un disegno,
e più non si saprà che mi appartiene.

Lascia che coli via la fanchiglia dell’attimo –
rimarrà intatto il caro disegno.


Osip E. Mandel’štam (1891-1938), vittima delle epurazioni di Stalin, morì in un Gulag a Vladivostok.
foto da internet 

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