domenica 18 aprile 2021

Mari Töröcsik È SOLTANTO TEATRO

 Il 16 aprile scorso è morta a 86 anni Mari Töröcsik, un’artista geniale, umile, creativa, sincera. Riconosciuta e premiata non solo in Ungheria, la sua terra.

Ho avuto modo di “conoscerla” più che altri attori, perché aveva interpretato la strega nella fiaba di Ervin Lázár che ho tradotto in Italiano col titolo “Povero Gioni e Arnica” (edito da Città Nuova). 

La sua voce rauca, penetrante, dolce rendeva unici non solo i suoi personaggi ma anche le canzoni che cantava. 

Ne ho tradotto una che esprime la sua vita: È soltanto teatro.

Mari, nel 2008, durante una visita di routine ha avuto un collasso: è stata in coma per giorni. Ma poi si è ripresa del tutto. All’apertura del Festival del Cinema Ungherese del 2009 ha detto: “Vengo da molto lontano. Ma sono tornata!”

Grazie Mari, non vai lontano. Sei rimasta in molti e molti che ti amano. 

Grazie!

 

 

Mi hanno detto qua e là

Se fai così, va bene,

e poi, macché, macché 

in qualsiasi modo, ma così no.

 

Rit.

È soltanto teatro

qui nessuno piange veramente.

È soltanto teatro,

nient’altro che apparenza.

 

Perfino il dolore è per scherzo,

commedia da due soldi.

La gente si sa 

ha voglia di divertirsi.

 

È tutta una scena.

Anche il cielo è dipinto,

tutto questo lo sappiamo bene,

eppure ci crediamo.

 

È vero, è teatro,

non puoi guardarlo da fuori,

eccome se è teatro,

ma è questa la tua vita.

 

Mi hanno detto, fai così,

e io l’ho fatto. 

Ma nessuno si è accorto 

che sono stato lasciato solo.

 

Rit.

 

Oh bene, venite, venite, venite:

chi ci capisce qualcosa...

Ecco, quello lì 

fatemelo sentire!

 




 

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