Dopo la pubblicazione di
Una goccia d'oceano
per un attimo risplende,
è sola.
Il suo splendore la rende sola.
Marcello, un amico ritrovato attraverso il blog, è stato il primo a lasciare il commento:
La goccia che compone l'Oceano tale non sarebbe se non per il Sole che la illumina, la fa' splendere e la fa' evaporare per poi ricomporla nuovamente in pioggia. Un ciclo continuo, un dare ed avere.
Anche noi siamo come le gocce d'acqua, la nostra vita brilla se sappiamo riflettere il Sole, ma il nostro passaggio rimane ugualmente scolpito nel tempo.
L'importante e' dare un senso all'inevitabile "evaporazione" per la ricongiunzione con tutto l'Oceano.
Anche noi siamo come le gocce d'acqua, la nostra vita brilla se sappiamo riflettere il Sole, ma il nostro passaggio rimane ugualmente scolpito nel tempo.
L'importante e' dare un senso all'inevitabile "evaporazione" per la ricongiunzione con tutto l'Oceano.
Anche Luisa, ringraziandomi, precisa:
Penso che non sia tanto importante la goccia quanto l'Oceano di cui fa parte integrante insieme a miliardi e miliardi di gocce e penso che la scelta di amare non renda soli, in quanto non potrebbe avvenire se non come conseguenza della scoperta di essere stati e continuare ad essere amati in ogni singolo istante della nostra vita!
Nicodemo, (l’amico del blog che consiglio) commenta:
Ogni goccia riflette la luce del sole, ognuna in modo diverso ed in tempi diversi.
Fondamentale sentirsi insieme ad altre gocce, così formiamo il "mare del popolo di Dio".
E' bello sentirsi Chiesa insieme ai tanti popoli che abitano nel mondo, che sono certo diverse da me; possiamo dire di assomigliarci come gocce d'acqua grazie al dono della fede, a cominciare dal battesimo (anche qui acqua !)
Carla mi scrive: In una frase una tremenda verità! La solitudine è il prezzo della luce da dare agli altri. È il mistero dell’amore. L’antica realtà dell’annullarsi. Sono madre e parlo come madre. L’amore che genera la vita ha un prezzo altissimo, ma un valore e uno splendore unico.
Fondamentale sentirsi insieme ad altre gocce, così formiamo il "mare del popolo di Dio".
E' bello sentirsi Chiesa insieme ai tanti popoli che abitano nel mondo, che sono certo diverse da me; possiamo dire di assomigliarci come gocce d'acqua grazie al dono della fede, a cominciare dal battesimo (anche qui acqua !)
Carla mi scrive: In una frase una tremenda verità! La solitudine è il prezzo della luce da dare agli altri. È il mistero dell’amore. L’antica realtà dell’annullarsi. Sono madre e parlo come madre. L’amore che genera la vita ha un prezzo altissimo, ma un valore e uno splendore unico.
Bruno scrive:
Ti conosco attraverso quello che scrivi. Se questa poesia rispecchia la tua vita, capisco che la tua luce è la tua solitudine.
A quel punto ho scritto nel blog com’era nata l’idea della goccia e formulo un augurio per il quale la prima a ringraziare è Giovanna, anche lei di un blog che consiglio.
Anna, del blog di Nicodemo, allora lancia il suo dardo di luce:
La cosa straordinaria delle "piccole gocce nell'oceano" è che cambiano definitivamente l'oceano che non è più quello di prima (che cadesse la "goccia") e non è ancora quello di dopo (quando la "goccia" si integra totalmente nell'acqua).
Né la goccia, né l'oceano sanno di questa "trasformazione", ma esiste e lo sanno tutti gli organismi viventi di questo oceano che - grazie a quella goccia - hanno nuovo ossigeno, nuovo alimento.
Se mettiamo l'oceano=giornata e la "goccia d'acqua"=un nostro gesto vedremmo e sentiremmo questa differenza, questa "sferzata" di energia.
Succede, però, a volte che la goccia si senta "inutile" in tanto oceano, vorrebbe fare di più, dare di più e invece ...
Invece, alla "goccia" (che non ha voglia di deprimersi) viene in mente di ... "chiamare le sue sorelle e mettersi tutte insieme dentro un bicchiere, portato da una mano (collegata con un cuore) e ... allora si accorge che tante "gocce" possono far nascere il fiore del sorriso, del grazie, del far sentire il prossimo parte di noi ... Così, la piccola goccia con idee geniali, ha trasferito l'oceano della consolazione nella vita altrui ..."
Sai, Tanino, credo che sia la stessa cosa dell'Eucarestia ... credo che sia la stessa logica che - magari - non rimuove il problema del momento, ma di certo aiuta a superarlo e mostra nuove ed impensabili vie per fare di un "problema", un'occasione di miglioramento sia spirituale che concreto.
Spesso, anch'io ho la sindrome della "goccia d'acqua" che ha tendenze tristi ... ma c'è sempre in giro qualche "sorellina" che non ne vuole sapere di vedere gocce tristi e gioca la carta dell' "stiamo insieme e stiamo unite".
Non hai porto solo un bicchiere d'acqua, hai "acceso" il sole di quella giornata alla tua collega.
Conclusione mia:
Né la goccia, né l'oceano sanno di questa "trasformazione", ma esiste e lo sanno tutti gli organismi viventi di questo oceano che - grazie a quella goccia - hanno nuovo ossigeno, nuovo alimento.
Se mettiamo l'oceano=giornata e la "goccia d'acqua"=un nostro gesto vedremmo e sentiremmo questa differenza, questa "sferzata" di energia.
Succede, però, a volte che la goccia si senta "inutile" in tanto oceano, vorrebbe fare di più, dare di più e invece ...
Invece, alla "goccia" (che non ha voglia di deprimersi) viene in mente di ... "chiamare le sue sorelle e mettersi tutte insieme dentro un bicchiere, portato da una mano (collegata con un cuore) e ... allora si accorge che tante "gocce" possono far nascere il fiore del sorriso, del grazie, del far sentire il prossimo parte di noi ... Così, la piccola goccia con idee geniali, ha trasferito l'oceano della consolazione nella vita altrui ..."
Sai, Tanino, credo che sia la stessa cosa dell'Eucarestia ... credo che sia la stessa logica che - magari - non rimuove il problema del momento, ma di certo aiuta a superarlo e mostra nuove ed impensabili vie per fare di un "problema", un'occasione di miglioramento sia spirituale che concreto.
Spesso, anch'io ho la sindrome della "goccia d'acqua" che ha tendenze tristi ... ma c'è sempre in giro qualche "sorellina" che non ne vuole sapere di vedere gocce tristi e gioca la carta dell' "stiamo insieme e stiamo unite".
Non hai porto solo un bicchiere d'acqua, hai "acceso" il sole di quella giornata alla tua collega.
Conclusione mia:
Non immaginavo che il blog mi potesse rendere così ricco. Non si tratta solo di amicizia ritrovata, come Marcello, ma del bene che ciascuno è. Mi sembra che il blog sia un lotto di cielo dove ciascuno può lanciare la propria pietra che, per incanto, si accende in stella per molti e molti. Grazie!
Caro Tanino,
RispondiEliminadobbiamo soprattutto dire grazie a te, che lanciando 4 sassolini scateni una "valanga" di risposte, ma soprattutto di emozioni.
Anch'io ti ringrazio per quello che sei e perché mi incoraggi nel mio piccolo riflettere qualche raggio che illumina la mia vita, come persino un frammento di specchio in frantumi può fare!
RispondiEliminaE anch'io ti ringrazio perchè, normalmente, si parte dalla Parola di Dio per arrivare nella vita, mentre tu, parti dalla vita per arrivare alla Parola di Dio.
RispondiElimina... Più credibile di così ...
Grazie grazie grazie