lunedì 16 agosto 2010

Felicità è...

... vivere per la felicità degli altri

Mi chiede Giuseppe cosa significhi che "la fede è occhi", come ho scritto da qualche parte nel blog.
Intuire che siamo veramente felici quando viviamo per la felicità degli altri penso sia il più grande dono che possiamo ricevere. Direi piuttosto che è un talento che abbiamo già, ma bisogna nutrirlo, sperimentarlo, soffrirlo, metterlo alla prova, diventarne pienamente consapevoli. 
Vivere questo paradosso significa accettare di convivere con il mistero e quindi cominciare a "vedere" con altri occhi. La fede "costa" ma... ne vale veramente le pena! 
Grazie, Giuseppe, per avermi scritto.
Tanino   


Foto di Maurizio Mosconi, Castelluccio

10 commenti:

  1. Non mi ricordo se ti avevo già scritto che ti ritengo PATRIMONIO DELL'UMANITA'...

    RispondiElimina
  2. L'unica valigia che possiamo portarci dietro è l'Amore!
    Lo hanno messo in musica anche gli U2:"And love is not the easy thing
    The only baggage that you can bring
    Love is not the easy thing
    The only baggage you can bring
    Is all that you can't leave behind..." Walk on - U2
    Per chi vuole riascoltarla:
    http://www.youtube.com/watch?v=gwKEdFoUB0o

    RispondiElimina
  3. Tanino non saprei quale scegliere tra i tuoi 1000 doni.
    Se volessi essere pratica direi sicuramente "quello di renderti invisibile con tutto ciò che significa e comporta", ma poichè pratica non sono mai stata e mai sarò, scelgo la capacità speciale di "rendere con parole semplici e sintetiche le cose più profonde e più belle dell'animo umano illuminato da Dio!"

    GRAZIE. E' proprio vero: quando riesci ad "amare" veramente l'altro, i nostri occhi sono fasci di luce. Hai lo sguardo di Dio e molto spesso l'altro confusamente prova una speciale attrazione non per te, ma per qualcosa che emana da te, che non e tuo ma che "passa" attraverso di te, volente o nolente. E dentro, sia al momento che dopo, come la scia di un'onda, vibra una leggerezza ed una serenità inusuale molto vicina alla gioia che poi si desidererebbe sempre rinnovare.

    Vado a chiudere la valigia e dentro.......ci aggiungo anche te!

    ciao Tanino, buona vacanza. Come è il Balaton, bello? A risentirci quando Dio vorrà.
    Luisa

    RispondiElimina
  4. @Anonimo delle 6.55 ...

    l'altro confusamente prova una speciale attrazione non per te, ma per qualcosa che emana da te, che non e tuo ma che "passa" attraverso di te, volente o nolente

    già, ma è proprio quello che ha sperimentato Maria, quello che ha sentito Elisabetta, quello che ha fatto fare le capriole a Giovanni nel grembo di Elisabetta ...

    Credo che ciò che viene raccontato nel Vangelo dell'Assunzione sia un preludio di quello che noi vivremo perchè anche noi - come Maria ed attraverso l'Eucarestia - portiamo Gesù in noi

    RispondiElimina
  5. E' vero, per entrare e riuscire a 'stare' in certe situazioni, occorre avere occhi di fede, occhi di Pasqua, come diceva mons. Hemmerle.
    Capita poi di essere nel buio più totale, nel nulla desolato, ed in contemporanea emanare una certa qual luce che qualcuno osserva,ed apprezza, non comprendendone magari la radice, ma godendone un pò............solo l'Amore può tutto questo, vero?

    RispondiElimina
  6. Grazie, Tanino, d'avermi risposto anche via blog. soprattutto perchè non sei solo. Vedo che appena ti muovi si spostano con te altre voci. Si forma un coro dove non si sa più da dove è partito il "la".
    Ringrazio Anna, Luisa, Genio femminile.
    La cosa interessante del tuo blog è che si tratta di un pezzo di umanità, non sei solo.
    permettimi però di scriverti in privato più a lungo, non per escludere gli altri, ma perchè vorrei chiederti della tua vita.
    grazie! Giuseppe

    RispondiElimina
  7. Giuseppe, non hai visto che c'era anche Speranza?
    Ti sono grato. Hai ragione, il blog è frutto di un gioco di gruppo. Mi scriveva Anna, che è come "essere dei tam-tam che rimbalzano da cuore a cuore ed ogni volta che ne toccano uno si arricchisce e diventa sempre più prezioso".
    Mistero di grazia e segno che siamo fatti come unica famiglia, unica realtà e non impprta chi parla, l'importante è dire.
    Sì, scrivimi pure privatamente e ti dirò tutto quello che non si riesce a dire in poche righe.
    Auguri!
    Tanino

    RispondiElimina
  8. uhhhh.... ma è Mistero della Chiesa, del Corpo della Chiesa (che è Corpo Mistico di Gesù) .... Può forse una parte del corpo fare come se avesse una "testa sua"? No, tutto lavora sotto un'unica testa, un unico cervello che "organizza" tutto.
    Poi, c'è sempre qualche "organo" o anche meno importante dell'organo che "dà i numeri" ed è lì che vengono fuori i pasticci.

    Comunque sia, non c'è meraviglia più grande di un cervello che ama e di un cuore che identifica come suo luogo preferenziale proprio la testa: si ama con la testa, che piaccia o meno, ma si ama con la testa.

    RispondiElimina
  9. Ci sono anch'ioooooo. :)
    Buona giornata e buon fine settimana.
    Francesco.

    RispondiElimina
  10. Tanino,
    il tuo pensiero mi ha aiutato a scrivere questo post.
    Vivere per la felicità degli altri è molto difficile, ma facendolo si può essere davvero beati .
    Grazie

    RispondiElimina