«Caro Tanino, ho seguito alla TV la grande festa per la beatificazione di Chiara Luce Badano.
Il Movimento dei Focolari risplende di un frutto che evidenzia la natura dell’albero che l’ha nutrito.
Quando ho informato colleghe e colleghi, distribuendo qualche articolo preso da internet, ho ricevuto reazioni varie.
Una mi diceva “Che senso ha strombazzare ai quattro venti la vita di una ragazza? Quanti ne muoiono come lei! Quanta gente, più santa di lei resta sconosciuta!”. Un collega mi dice a quattr’occhi “Oggi il mondo, nella sua mortale mediocrità, ha bisogno di sapere che si può essere eroi. Chiara Luce ha lasciato che la sua vita prendesse una dimensione nuova, che non stava nelle sue mani, e oggi vediamo che Dio si era intrufolato nella sua vita”.
Un altro mi confidava che aveva visto le trasmissioni e che vorrebbe dare una sterzata alla sua vita, “perché vedere una ragazza bella che firma con gioia la sua stessa condanna, dandole un senso mistico di unione sponsale e che vive la tortura con fedeltà e serietà, addirittura con gioia… beh, questo non può lasciare indifferenti. O si tratta di pazzia oppure qui c’è qualcosa di veramente grande”.
Quello che più mi ha fatto pensare è l’estrema “ignoranza” che domina. Tutta l’informazione è quella indotta dai media o dalle chiacchiere. E non penso che questo sia tipico del mio ufficio ma di altre sfere. Lo vedo quando a scuola parlo con altre madri.
Cosa voglio dirti? Certamente Chiara Luce ha aperto una breccia e dobbiamo fare di tutto perché il grigio non la copra. Gilda ».
Cara Gilda,
grazie della tua e-mail. La pubblico perché ha degli spunti che fanno pensare.
Scriveva san Pio da Pietralcina, padre Pio, quando ha scoperto nel suo corpo le stimmate “io sono un mistero a me stesso”. E non si è ribellato al mistero.
Ciò non significa adeguarsi fatalmente a ciò che non si conosce, ma accogliere attivamente, pienamente qualcosa di cui non si vedono i margini.
Chiara Luce ha avuto la forza di dare al dolore un volto, un nome: quello di Gesù in croce che grida “perché mi hai abbandonato?”. La sua identificazione con Gesù, ha dato frutti che ora si vedono.
I genitori, Maria Teresa e Ruggero, hanno donato al Papa uno scritto autografo di Chiara Luce, dove lei chiede a Maria la forza di non mollare. E anche questo è un documento del suo percorso.
Ancora grazie per avermi scritto,
Tanino
Quanto ai media, forse il lunedì successivo al sabato della beatificazione, Costanzo ha invitato e intervistato i genitori di CLB: irresistibilmente è andato a chiedere dell'unico bacio dato a un ragazzo e una non so chi né che cosa, intervenendo: "io ho avuto dei contatti con i focolarini (su cui ha espresso un giudizio sintetico molto positivo e so che fanno voto di castità..." (confondendola implicitamente con verginità e astinenza). Ignoranza...
RispondiEliminaMaurizio Mosconi
Grazie Gilda se ti può confortare: ci sono almeno 23000 giovani che hanno non solo aperto una breccia ma una voragine di Luce nei cuori di chi 'vuole vedere'. Noi siamo stati e ti posso assicurare che a chiunque cerchiamo di far rivivere questa esperienza cambia la sua visione del mondo.
RispondiEliminaCoraggio!!! Lui ha vinto il mondo e ci permette di 'dargli una mano'. ;)
Francesco.