Mi sistemo in una poltrona per la meditazione.
Un’abitudine che mi aiuta a vedere, a capire, a mettermi nel
binario per far partire la mia giornata.
Dopo aver letto un brano di una maestra dello spirito su
come saper perdere, per amore degli altri, le proprie convinzioni, mi stavo
concentrando per fare silenzio in me e cercare di capire come applicare l'insegnamento.
Guardavo a terra senza pensieri quando mi distrae, allo
zoccolo della poltrona, un ragno che sta cercando di fissare un capo della sua
tela. Osservo la perfezione del suo lavoro, la maestria, la rapidità. Un lavoro perfetto... solo che non è al posto giusto.
Mi sono visto come quel ragno: quante volte fisso la mia tela nel posto sbagliato!
Quante convinzioni sono per me dei punti fermi per difendere
un principio, un’idea.
Quante parole buttate per agganciarmi su sostegni fragili,
quanti investimenti di energia su cose senza valore.
Ciò che ieri è stato un punto fermo, non è sicuro che lo sia
oggi.
Il ragno, con il suo errore, mi svela che ogni rete va tesa al
posto giusto e che non bisogna mai fidarsi di ciò che sembra grande e possente…
come una poltrona.
"Non commettere il mio errore!"
La giornata è stata poi di una freschezza non prevista.
Foto mia: Budapest, Monumento ricordo dei fatti del 1956
4 commenti:
GRAZIE TANINO PER QUESTA STORIA, PIU' IN VERITA' QUESTA ESPERIENZA DI VITA. CERTO QUELLO CHE TU SCRIVI CREDO VA AD IDENTIFICARSI DIRETTAMENTE NEL RAPPORTO CHE ABBIAMO CON DIO...L'ETERNO. UMANAMENTE TUTTE LE VICENDE DELLA VITA POSSONO AVERE INFINITI PUNTI DI VISTA, CREDO TANTI QUANTI SONO GLI ABITANTI DI QUESTO PIANETA. MA RIENTRARE IN QUELLA DIMENSIONE ETERNA CHE CI DA LA POSSIBILITA' DI ANDARE OLTRE....CI RENDE GIA' ETERNI MALGRADO I NOSTRI LIMITI. GIOVANNI
Quante volte mi son resa conto di aver teso la mia rete in un posto sbagliato!! Perdendo tempo, energie, amore e a volte persino me stessa. Proprio come il ragno, testa bassa e dritta per la mia strada, senza guardare intorno, senza capire cos'era quella vocina che mi diceva di fermarmi, di riflettere, di guardare oltre. A volte si perde l'orientamento, si perde la via, ci si incastra in situazioni da cui è così difficile uscire! Oggi mi rendo conto che tutte quelle volte in cui ho ignorato l'Amore di Dio e ho scelto strade facili ma pericolose ho sofferto, e ho generato sofferenza. Però non riesco ancora a capire qual'è il senso di certi errori, di certi allontanamenti che ti segnano per sempre. Lo sbaglio ha un senso?
Spezzo una lancia in favore di qualsiasi "ragno" maldestro e zuccone con un un po' di "se".
Se ...
ogni volta stiamo a pensare se va bene oppure o no, difficilmente ci metteremmo all'opera
Se ...
ci fermassimo ogni qual volta una vocina ci invita a farlo, difficilmente vedremmo la fine
Se ...
non ci buttassimo mente e cuore in cose che la sola mente inviterebbe a non fare, quanti buchi nella nostra vita e nella vita altrui
Credo ci voglia un pizzico di follia insieme ad un realismo sereno per tessere le tele che non possiamo sapere provengano da noi o da una Provvidenza che frequentemente viaggia sull'improbabile.
E poi, perchè mai per il ragnetto quella poltrona sarebbe il posto sbagliato?
Se la tela la svolge sotto la poltrona, nessuno vedrebbe (a parte le pulizie di primavera) ed avrebbe più possibilità.
E' quella tela della preghiera silenziosa delle suore e frati di clausura, è quella tela che Dio stesso costruisce sotto la croce (per il momento) della nostra umanità non del tutto perfetta.
WW il ragnetto testone e WW i generosi di cuore disosti a buttar via opere d'amore folli e senza logica di successo.
Bellissima meditazione questa del ragnetto, Tanino.
carissimo Tanino, grazie di cuore per il libretto uscito in allegato a Città Nuova.
Mi ha fatto compagnia in questa settimana e mi ha dato in ogni giorno
il piacere e lo stupore di un fluire di tanta vita che anche attraverso te scorre su questo pianeta. Lauro
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