[La fede] è un fiducioso affidarsi a
un «Tu», che è Dio, il quale mi dà una certezza diversa, ma non meno solida di
quella che mi viene dal calcolo esatto o dalla scienza.
La fede non è un
semplice assenso intellettuale dell’uomo a delle verità particolari su Dio; è
un atto con cui mi affido liberamente a un Dio che è Padre e mi ama; è adesione
a un «Tu» che mi dona speranza e fiducia.
Certo questa adesione a Dio non è
priva di contenuti: con essa siamo consapevoli che Dio stesso si è mostrato a
noi in Cristo, ha fatto vedere il suo volto e si è fatto realmente vicino a
ciascuno di noi. Anzi, Dio ha rivelato che il suo amore verso l’uomo, verso
ciascuno di noi, è senza misura...
Dal discorso di Benedetto XVI all’udienza generale di mercoledì 24 ottobre 2012 in Piazza
san Pietro.
Straordinariamente azzeccata questa definizione.
RispondiEliminaGrazie della segnalazione.
Ugo
Grazie, Tanino! una pagina da meditare e che diventi realtà.
RispondiEliminaSerena
Non è facile affidarsi.
RispondiEliminaLa fiducia ha bisogno di un incontro in cui sia presente dialogo, empatia, comprensione, affettuosità disinteressata, indulgenza, tolleranza, confidenza, perdono. Altrimenti si resta cauti, riservati, pronti più a valutare bene chi sia l’altro piuttosto che ad aprirsi per mostrare all’altro noi stessi.
E’ dalla conoscenza che deriva piano piano la fiducia e l’affidarsi e poi l’affetto. Più si conosce più si apre la possibilità di amare, sia una persona che una materia, un’arte, una località, e più si ama, più si approfondisce la conoscenza, e per questo si ama sempre di più.
E’ lo stesso con Dio:
Egli ci attende sempre là dove si è fermato per incontrarci, sperando che muovendoci in ricerca di senso o di un conforto che non sembra esistere umanamente, noi incontriamo Lui, la Sua Paternità, la Sua Parola, il Suo smisurato Amore divino ed umano, la Sua Misericordia e la Sua fratellanza in Gesù.
E’ così che si comincia a scoprire di essere amati così come siamo, perdonati sempre, compresi nel profondo, salvati da noi stessi.
E’ così che comincia la fiducia e che nel tempo, ogni risposta anche piccola alla nostra fiducia, diviene sempre più una vera Fede in Lui.
E’ così che ci innamoriamo di Lui, lo imitiamo e lo seguiamo ovunque ci voglia portare.
Pare di vederlo felice e sorridente dirci, quando finalmente Gli andiamo incontro : “Eccoti qui, ti aspettavo da sempre. Io sono più felice di te adesso.
Tu sarai il mio assistente.
Guarda e impara: io sono il Mago che rende nuove tutte le cose che tocca, e tu sarai capace di fare lo stesso e riuscirai ad “amare” come Io amo ognuno ed ogni cosa, e così facendo troverai la pace e la gioia!
Credere e meditare sull’Amore che Dio ha donato a ciascuno di noi senza alcun merito, senza misura e senza richiesta, fa nascere nel nostro cuore la gioia che ci aiuta ad abbandonarci a Dio senza paura e senza riserve.
Sì, ci vuole un incontro benefico, una conoscenza, un innamoramento, e la fiducia che ne deriva, è come un fiore che apre i suoi petali ai raggi del sole senza timore: è la Fede!
Luisa