Una
mattina entrai in una chiesetta. Ma non fu come le altre volte. Mentre cercavo
di raccogliermi e fare in me silenzio, una voce mi parla: “Dammi le redini
della tua vita”.
Il
silenzio attorno a me divenne denso e, stupito dell’irruzione di una tale proposta,
cominciai a ripassare la mia vita. Mi sembrò che ogni cosa che avevo fatto
fosse stata sempre finalizzata a possedere la mia vita, a gestirla nel migliore
dei modi. Ora si trattava di lasciarmi guidare da un altro e i miei programmi
abbandonarli con fiducia nelle mani di un altro che li avrebbe potuto cambiare.
Si trattava di cominciare ad agire non più secondo i miei gusti e le mie
convinzioni.
Lentamente
quell’idea si fece spazio nella mia mente e mi sembrò che la mia vita avrebbe
potuto avere una nuova avventurosa svolta.
Non
ricordo se presi qualche decisione, ma furono le circostanze ad aiutarmi a dare
le redini della mia vita a un invisibile “altro”.
E
ho visto che quest’altro non si sbaglia, anche se talvolta seguirlo costa
fatica.
pubblicato su "Il Vangelo del giorno", Città Nuova, Dicembre 2012
MOLTO BELLO !!
RispondiEliminaGRAZIE !!
GIOVANNI
Che dire? Con quanto racconti o si crede o non si crede.
RispondiEliminaE tu ne parli come della cosa più semplice e consueta.
E' una provocazione che non lascia inerti.
Tanino, mille domande e mille silenzi provoca la tua storia.
Prenderei la macchina, correrei da te e non ti mollerei finchè non dici tutto.
Oppure resto qui a 500 km di distanza (più o meno, considerando che sei vicino Roma)ad attendere altre storie che smontino tutto o confermino tutto.
Stammi bene. Grazie in ogni caso.
G.
Ciao, G!
RispondiEliminadalla distanza potresti essere in Calabria o in Emilia...quindi dipende dalle autostrade...
Scherzi a parte, capisco il tuo interrogarmi. La mia fede si è formata organicamente attraverso i fatti della vita, quindi anche questi straordinari momenti che segnano delle tappe importanti, fanno parte di questa crescita, ma non sono l'unico modo di vivere.
Niente allrmi, ma questi momenti ci sono.
Osservati, vedrai che la tua esistenza è costellata di segnali. Decifrarli non è facile, ma i segnali ci sono.
Comunque se capitasse di conoscerci, o se vuoi scrivermi direttamente, ci sono.
Grazie ti dico anch'io.
Auguri,
Tanino
GRAZIE, grazie, G!
RispondiEliminaDobbiamo far parlare questo Tanino!
Ciao,
Gino
Penso ci sia da stare in silenzio. La tua storia, Tanino, è sacra. Ogni volta che il sacro si mescola alla nostra vita quotidiana avviene qualcosa di grande, anche se non si sa e non si percepisce nulla.
RispondiEliminaGrazie.
Monica
ciao G. sei gia sulla buona strada , fermati e ascolta Dio in te e nel fratello
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