martedì 15 gennaio 2013

Sul perdono



Francesco, un grande sostenitore, mi fa dono di questo brano tratta da una lettera di Tolkien a C. S. Lewis


 “Dio ti benedica per la tua bontà. E (…) sii così generoso da regalarmi i dolori che ti ho causato, cosicché io possa condividere tutto ciò che di positivo ne verrà fuori. Non so se riesco a spiegarmi. Ma io credo che sia nel nostro potere, come cristiani, di fare effettivamente questi doni. L’esempio più semplice: se un uomo mi ha rubato qualcosa, io davanti a Dio affermo che gliel’ho regalato (…) Sarebbe splendido, chiamati a giudizio, per rispondere a innumerevoli accuse di aver fatto del male al proprio fratello, scoprire inaspettatamente che molte male azioni non sono state compiute! E che invece si ha avuto una parte nel bene scaturito dal male. E non meno splendido sarebbe per chi ha dato. Un’eterna interazione di sollievo e gratitudine (…) Che cosa accade quando il colpevole è genuinamente pentito, ma chi ha sofferto a causa sua è così profondamente risentito da non concedere il perdono? E’ un pensiero tanto terribile, da dissuadere chiunque dal correre il rischio di causare inutilmente il male” (lettera 113).


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