Gelsomina mi racconta che nella via più bella di Roma ci
sono due negozi. Accanto al negozio “Futuro” che vende lampadari c'è
l’antiquario “Antichità”.
Tra i ragni dei due negozi c’è stata sempre ostilità perché
quelli di Futuro si dondolano superbi e vanitosi tra le luci e insultano quelli
di Antichità perché vivono al buio, in mezzo al vecchiume e alla muffa. Un
giorno il direttore di Futuro, pensando che gli affari vanno male per colpa delle
ragnatele, chiama la ditta "Asfissiaragnipersempre ".
I ragni di Antichità, saputa la notizia, si riuniscono in gran
consiglio: "I nostri nemici meritano la lezione - afferma qualcuno - il
gas brucerà la loro presunzione". Un ragnetto, piccolo ma di cuore grande,
si fa sentire: "Cari fratelli, dobbiamo salvarli. Se fossimo noi al loro
posto? "
Grande silenzio. Dopo un po' il ragno-capo decide: "Non
c'è tempo da perdere, accogliamoli qui prima che sia troppo tardi!" E dall’ultimo
finestrino, ancora non sigillato, tutti i ragni di Futuro entrano nell’Antichità.
Futuro ora splende più di prima ma nessuno entra, il grande
splendore ferisce gli occhi.
Intanto nell’Antichità i ragni tendono le ragnatele tra mobili,
sedie, quadri e drappeggi. I turisti vedendo oggetti così invecchiati comprano e
comprano.
Il direttore di Futuro, pieno di invidia, trafora la parete e
scopre il segreto di Antichità: “Allora i miei ragni lo hanno salvato dal
fallimento! La colpa è mia!”.
Va dall’antiquario con un prezioso dono: “Caro amico, convinci
i ragni a tornare da me”. Ma i ragni sono diventati così amici che non hanno la
minima intenzione di dividersi. L'antiquario ha un’idea: “Vi trastullerete
tutti insieme un giorno qui è un giorno lì”.
Quando i ragni giocano a nascondino tra le lampade creano
meravigliosi giochi di ombre e la gente, attratta da qualcosa che non riesce a
capire, compra e compra.
A Roma si dice che dietro il successo dei due negozi c’è qualche
stregoneria. Nessuno immagina che il vero segreto è la grande amicizia dei
ragni.
Bella.
RispondiEliminaCommovente.
RispondiEliminaE bravo Tanino!
RispondiEliminaRaccolgo le tue favole.
Quando insegnavo alle elementari avevo notato che l'unico modo per "parlare" alle menti in formazione erano i simboli e con questi si poteva poi fare qualsiasi congettura. Oggi, la tv ha preso ogni altro spazio educativo. Ma con i miei nipotini ho escogitato di far disegnare le tue favole ed avuto successo. Da quando me le ha fatte conoscere una mia amica, insegnante anche lei, le uso e vedo che funzionano.
Con quella dell'altalena sull'orizzonte ho potuto spiegare l'aldilà.
Grazie, Tanino, quando c'è una favola nel blog la mia amica mi avverte.
Ciao, tanti tanti auguri per la tua vita,
R.
Fantastica!
RispondiEliminaTanino, grazie. Hai tre fan (i miei figli 5 e 7 anni)e una nonna (74 anni). Le stampo le favole e lei le legge ai piccoli... e hai colorato un pomeriggio freddo e pesante.
Grazie,
Guido
A vedere...:
RispondiEliminase si segue la filiera dei ragni, c'è quello col naso più grosso, quello inclinato a destra, il meno saputello ed il più alto -
Caro amico Tanino, è un privilegio mettersi all'opera se io fossi al loro posto.
Gennaro
Ciao
RispondiElimina###
Ho letto "Basta un ciao!" e lo diffonderò.
RispondiEliminaE' molto didattico e quello che racconti: stimola a fare allo stesso modo.
Grazie, Tanino,
si capisce che hai una vita piena e felice.
Rosaria
Ti ringrazio a nome di mio figlio che non sa scrivere. Era dispiaciuto che volevano far morire i ragni.
RispondiEliminaIn generi i bambini non amano i ragni perchè sono strani.
Ma con la tua favola hai dato loro un cuore e li hai resi capaci di produrre successo economico.
Tanino, grazie. Quello che fai è un servizio importante.
Ringrazio te e Città Nuova che ti ospita.
Renata S.
Come sempre e' molto bella!
RispondiEliminaScusa se mi permetto, ma.......ti voglio bene perche' il tuo blog mi fa pensare, riflettere, ascoltare, vedere e....stare bene!
Grazie caro Tanino, continua cosi' ......sicuramente il nostro Regista ti ricompensera'.
Un grande abbraccio fraterno.
Claudia
ciao
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