domenica 20 gennaio 2013

Un cuor solo ed un’anima sola

La famiglia di un mio compagno di scuola mi aveva invitato a passare qualche giorno di vacanza con loro nella villa dei nonni al mare.
Spesso nel pomeriggio ci ritrovavamo in spiaggia con altri ragazzi del vicinato. Un giorno ho visto un ragazzo molto triste. Si era accorto che al braccio del mio compagno c’era l’orologio che suo padre, emigrato in Germania, gli aveva mandato quando aveva finito le scuole medie.
L’ho visto correre dalla madre, abitavano in un casetta non lontana, e udii strillare e piangere.
La sera, durante la cena, la nonna del mio compagno si vantava di aver comprato l’orologio dalla povera donna per pochi soldi e tutti ammiravano la sua abilità per l’affare che era riuscita a fare.
La notte non riuscii a dormire.
Il giorno dopo era domenica e siamo andati alla messa. C’era anche il mio amico con l’orologio. All’omelia il sacerdote spiegava come i primi cristiani erano un cuor solo e diceva che erano capaci di vivere così perché la fede in Gesù risorto aveva cambiato il meccanismo del loro cuore e li rendeva capaci di superare il proprio egoismo. Mi venne voglia di scappare. Mi fermò soltanto l’idea di amare anche gli ipocriti. Il Vangelo li ha previsti.

3 commenti:

  1. Fariseismo diabolico!
    Quanti si allontanano dalla chiesa non per la fragilità umana ma per la "santità" apparente.
    Capisco che volevi scappare...
    Dove andare?
    Tanino, grazie di questa alta lezione.
    Corrado S.

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  2. È proprio così, spesso l'egoismo acceca .
    Mi viene alla mente una citazione perfetta
    Per questo triste episodio: "La maggior parte
    dei battezzati é NON credente perché non
    ha incontrato un cristiano o perché ne ha
    Incontrato uno." Testimoniare il Vangelo con
    la vita, questo ci rende cristiani.
    Maria Teresa
    Verona

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  3. Guarda il ragno!

    C'è il ragno in chiesa.

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