mercoledì 30 gennaio 2013

Mio padre è tornato


Mi telefona da Milano un amico che mi comunica: 
"Dopo 12 anni mio padre, che era andato via con un’altra donna, ha telefonato dicendo a mia madre che tornava a casa. Ci siamo ritrovati una domenica tutti i figli e abbiamo fatto una grande festa. Guardavo mia madre di una felicità che non so descrivere. La vedevo come la madre di mio padre. Una donna eccezionale che durante questi tristi anni non ha mai permesso che noi quattro figli parlassimo male di papà. Anzi lei ci diceva che forse la colpa era stata sua. Si era troppo occupata dei figli.

Siamo grati di questo calvario percorso insieme, perché ci ha uniti e ci ha fatto scoprire valori che non avremmo scoperto se non ci fosse stata la radice  di un così grande dolore.

Per me è stata una scuola vedere con quale abnegazione mia madre è rimasta fedele a mio padre. In questa atmosfera di amore provato è maturata la mia vocazione religiosa.

Quando ciascuno di noi ha espresso come aveva vissuto questo lungo periodo, io ho detto che siamo tutti cresciuti per arrivare ad un amore più grande. Mio padre mi abbracciò piangendo".   


Ho pubblicato questo fatto anche su "Vangelo del giorno" Città Nuova, gennaio 2013



4 commenti:

  1. molto bella questa vicenda Tanino, vicenda che presuppone il PERDONO PROFONDO: una virtù non facile.
    Ciao buona mattinata, Giovanni

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  2. Grazie per questo quadro di vita che mostra il vero potere dell'amore... contrariamente a tutti i modelli del consumismo che logora le fondamenta del senso del mistero insito nell'amore lasciando soltanto bucce inutili e amari ricordi senza segnificato.
    Tanino, grazie.
    Se ti invitiamo, vieni a farci qualche conferenza?
    Paolo e Rita

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  3. Che bello, ha dell'inctedibile. Io vivo da 13 anni la separazione dei miei genitori con tanta angoscia.
    Mia madre ha ancora tanta rabbia e rancore verso mio padre e lo butta tutto su di noi 5 fratelli anche se siamo
    Tutti fuori casa da anni. Nonostante le pressioni di mia madre, io continuo a vederlo spesso a sua insaputa..
    Anche se ha sbagliato, non potrei mai abbandonato.
    Quando penso ai miei genitori privo tanta tristezza nel cuore. Il solo modo di trovare pace è quello di amarili entrambe e pregare per loro. Maria Teresa

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  4. Grazie Giovanni, Paolo e Rita e Maria Teresa.
    La fedeltà è un eroismo che ha bisogno di essere nutrito dalla società.
    Non basta l'impegno del singolo.
    Riguardo a ciò che chiedono Paolo e Rita, potremmo parlarne, vedere dove e come. Ogni cosa che accade può essere un seme.
    Preciso che io non ho altro da dire se non ciò che la vita mi insegna.
    Proprio oggi mi sono accorto che un sito ha pubblicato (prendendola da un altro sito) parte di un'esperienza molto forte fatta in Slovacchia.
    Sono grato di tutto, però in quell'esperienza, la parte tagliata è come la radice che porta la linfa alla parte pubblicata. Ma evidentemente a quel tipo di lettori bastava così.
    per me l'importante è che vada avanti e si espanda non una teoria, ma la vita.
    Ciao a tutti, siete un grande sostegno.
    Tanino

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