Maria Teresa G. e Francesco D. mi pongono la domanda (nata
alla lettura della Parola di vita di luglio) chi è per me il prossimo?
Il prossimo è il mio limite ma la mia possibilità di essere
libero.
È l’inciampo che ostacola la mia corsa… poi mi accorgo che
mi ha indirizzato sulla giusta strada.
È l’incognita cui non sono preparato che mi costringe a dimenticare ciò che conosco per accogliere la novità continua che è la vita.
Il prossimo mi fa guardare l’orologio ma poi vedo che
proprio lui mi sta aiutando a ordinare il mio giorno.
Il prossimo è il mio specchio: mostra i miei difetti. Per
questo lo evito, per questo lo tratto male. Ma se mi fermo a riflettere è lui la
mia grande "chance".
Il prossimo è l’unica strada per trovarmi. Per trovarti.
Tanino, apro il mio giorno con un poema: questa descrizione del prossimo.
RispondiEliminaE' tremendo e meraviglioso quello che dici.
Ringrazio Maria Teresa e Francesco che ti hanno provocato.
Troverò anch'io mille provocazioni... ma per il momento sono interdetto da quanto dici.
Grazie, Tanino
Dove incontarti?
Ci sarai a Loppianolab?
Spero di sì, così potrò stringerti la mano.
Ciao, Andrea
GRAZIE! E' UN CAPOLAVORO!
RispondiEliminaG.
Ti racconto una storia che mi ha fatto riflettere: abito in un piccolo paesino di collina. Due mie amiche si sono trovate ad avere dei figli tossicodipendenti. La differenza fra le due è che una, disperata, si è messa a chiedere aiuto agli altri. L’altra, una persona che si sente superiore a tutti, ha sempre negato che il figlio avesse dei problemi. Ora la realtà è questa: il figlio della prima è ancora vivo perché la comunità si è impegnata in tutti i modi ad aiutarlo. Per l’altro non è stato possibile fare niente. È morto da due anni.
RispondiEliminaLa mia considerazione è che da soli non andiamo lontani.
Grazie, Tanino, di quello che scrivi. Sì il prossimo ci limita ma è la nostra salvezza.
S.A.
Buon giorno Tanino, buon giorno tutti,
RispondiEliminami sembra che questo che scrivi sul prossimo è una realtà ben provata nella tua esperienza quotidiana. Per me è quindi una cosa vitale, autentica. Dentro sorrido e penso a tanti momenti in cui erroneamente consideravo qualche mio prossimo un "impedimento" alla mia felicità...E invece la mia felicità era proprio nel rapporto con questa persona. Grazie Tanino per questa riflessione e auguro a Te ed a tutti bellissimi giorni estivi da Gerusalemme, Dominik
Grazie S.A. per quello che racconti:
RispondiEliminaavevo un alunno, tra i migliori, che ho visto spegnersi giorno dopo giorno: frequentava un "disco". ha cominciato con curiosità, gli è stata offerto gratuitamente la roba. Poi per averla è diventato spacciatore... oltre che dipendente.
Un giorno, non vedendolo ho telefonato. La madre disperata mi ha detto qualcosa che mai avevo sentito da una madre: ci ha rovinati, desidero la morte di mio figlio.
Drammi...
Chi ci sta dietro... non so dirlo. Ma come è stato chiesto e fatto da due vescovi siciliani che non seppelliscono col rito religioso chi è stato dichiratamente mafioso, perchè ha vissuto contro l'umanità, così bisognerebbe fare per gli spacciatori di droga: annientano generazioni di giovani. Ciao a tutti, scusate lo sfogo,
Tanino
Grazie Tanino per la risposta, da meditare e da vivere.
RispondiEliminaMaria Teresa
grazie a tutti e buone vacanze! Bruno
RispondiEliminafantastico!!!
RispondiEliminaT.A.