lunedì 8 settembre 2014

Dio è giunto al mio cuore




Ho incontrato Carlo Carretto a Spello negli anni Settanta. Allora studiavo a Roma lingue e letterature slave. Lui mi ha regalato subito dei suoi libri tradotti in croato. Un incontro indimenticabile per la pienezza di umanità che fratel Carlo metteva in tutte le sue azioni.

 “Io non so come sia capitato a te, so com’è capitato a me.
Dio è giunto al mio cuore come una grande parabola.
Tutto ciò che mi circondava mi parlava di Lui,
il cielo mi parlava di Lui,
la terra mi parlava di Lui,
il mare mi parlava di Lui.
Era come un segreto nascosto
in tutte le cose visibili e invisibili.
Era come la soluzione a tutti i problemi.
Era il Personaggio più importante che entrava nella mia vita e con cui avrei dovuto vivere per sempre.
Non ho mai avuto difficoltà a sentire la presenza di Dio, specie da piccolo.
Mi sarebbe parsa così strana e così inverosimile la sua assenza.
In Lui vivo, respiro e gioisco della Sua Presenza generatrice…
…Chi fa la comunione è l’Amore.
È nell’amore che tu esci dalla tua solitudine.
Finché non ami resti nella staticità della tua Natura.
Quando l’Amore ti investe ti svegli improvvisamente e avverti l’Altro.
Credere il Lui significa vedere il tutto come il Vivente che ti guarda da tutti i punti del Suo Essere e ti abbraccia come figlio suo dolcissimo.
Credere in Dio significa luce, pace, gaudio, esultanza.”

Le foto sono di Maurizio Mosconi che mi è subito venuto incontro mandandomi foto pertinenti  a Carlo Carretto.

da “IL DESERTO NELLA CITTÀ” di Carlo Carretto (1910–1988), religioso dei Piccoli Fratelli del Vangelo (sulle orme di Charles De Foucauld)  

2 commenti:

  1. Anche nel mio cuore è arrivato Dio,ma quando ne parlo con qualche persona praticante,o ascolto il sacerdote, affiora in me una certa inadeguatezza. Questo freno è dovuto dalla loro "superiorità", dai dogmi e dalla loro sicurezza di avere il Signore dalla loro parte.Tutto ciò mi allontana da Dio. Giusy Lorenzini

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