Un giovane sognò di entrare in un grande negozio.
A far da commesso, dietro il bancone c'era un angelo.
"Che cosa vendete qui?", chiese il
giovane.
"Tutto ciò che desidera", rispose
cortesemente l'angelo.
Il giovane cominciò ad elencare: "Vorrei la
fine di tutte le guerre nel mondo, più giustizia per gli sfruttati, tolleranza
e generosità verso gli stranieri, più amore nelle famiglie, lavoro per i
disoccupati, più comunione nella Chiesa e... e...".
L'angelo lo interruppe: "Mi dispiace,
signore. Lei mi ha frainteso. Noi non vendiamo frutti, noi vendiamo solo
semi".
Una
parabola di Gesù comincia così: "Il regno di Dio è come la buona semente
che un uomo fece seminare nel suo campo...".
Il
Regno è sempre un inizio. Un minuscolo, quasi trascurabile inizio. Dio stesso è
venuto sulla terra come un seme, un fermento, un minuscolo germoglio.
Un
seme è un miracolo. Anche l'albero più grande nasce da un seme piccolissimo. La
tua anima è un giardino in cui sono seminate le imprese e i valori più grandi.
Li
lascerai crescere?
Bruno Ferrero, L'Importante è la Rosa,
ed: ElleDiCi,
pag. 14
Bella! L'avevo già sentita ma non sapevo che fosse di Bruno Ferrero.
RispondiEliminaForte la chiosa-spiegazione.
Qui c'è tutta la nostra responsabilità nel portare frutto....
Tanino, in un momento storico che genera pessimismo il tuo caparbio ottimismo mi scuote.
Buona giornata e buona domenica.
Franco