martedì 27 settembre 2016

Il conforto



Oh il conforto, l'inesprimibile conforto di sentirsi sicuro con una persona: di non avere né da pensare i pensieri, né da misurare le parole, ma solo da elargirli, proprio come sono pula e grano insieme, sapendo che una mano fedele li prenderà e setaccerà, terrà quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza, soffierà via il resto.


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Delicatissima definizione del conforto.
Ne abbiamo bisogno... ma soprattutto dovremmo saper dare conforto.
Tanino, il tuo movimentassimo blog è una bella scuola di vita e... non si finisce mai di apprendere.
Grazie!
Delia

Anonimo ha detto...

Grazie... e non hai finito di stupirmi!
Ludovico

Anonimo ha detto...

Diceva Roger Schutz che ciò che ci divide è l'accessorio non l'essenziale.
Lo diceva riferendosi alle divisioni tra le chiese...
Ma è valido anche tra gli uomini.
Mettersi nella linea del conforto, come bene trascrivi, è una via d'uscita.
Gero

Anonimo ha detto...

Stupendo e tenero.
Anche la foto, delicata e carica di rispetto, sta al testo.
Auguri, Tanino,
Romano

Anonimo ha detto...

Quale mano fedele? Con il marito non puoi permetterti una parola di troppo. Per lo psicologo non va mai bene quello che dici e ti contesta anche quanto tu credevi fosse positivo. E quindi? A chi si riferiva Eliot? non conosco il testo...

Tanino Minuta ha detto...

La scrittrice inglese, con lo pseudonimo di Eliot, esprime ciò di cui tutti abbiamo bisogno.
Ma la forma "adulta" dell'amore è donare, è rendere felici gli altri e questo genera la nostra vera felicità.
Arrivare a non attendere nulla...
E' duro ma non conosco altra strada.
Eliot scriveva ancora:
È ciò che amiamo, o "come" amiamo che rende vera una storia d'amore?

Ciao!
Tanino

Anonimo ha detto...

Ho capito. Grazie Tanino!

Anonimo ha detto...

Non è facile, Tanio, accettare quello che dici, ma io come te e tu come me cerchiamo la verità e tu affermi che non conosci altra strada...
Ti stimo e quindi ti credo.
Ciao, Ludovico

Anonimo ha detto...

Sono d'accordissimo con te e con Ludovico, non è x niente facile!
Ma la risposta che mi hai dato, Tanino - rivolta PROPRIO A ME - mi ha stupito non poco. Non me l'aspettavo! Pareva tu mi conoscessi e volessi spronarmi a percorrere 'quella' strada. E allora ci sto. Perlomeno ci voglio provare. Così la mia storia d'amore diventerà vera, ehhh?!

Tanino Minuta ha detto...

Anonima,
mi accorgo del tuo commento proprio mentre lavoro a un intervento che devo fare sulla ricerca del "sé".
Tu mi hai dato conferma che ciò di cui abbiamo bisogno, in un mondo imprevedibile e angosciante, è di nuove certezze che nessuno ci può dare se non la Verità che vive in noi, che abita in noi.
Ci vogliono momenti di riflessione per andare alla radice e da lì imparare a uscire per amare gli altri e NON DIPENDERE dagli altri: essere dono è il segreto vincente. E ciascuno è un dono unico, irripetibile, necessario a tutti.
E questo dono ha influssi non solo nel nostro piccolo ambiente, ma nel mondo intero perché ha radici in Dio.
Sembrano parole ma è un'avvincente avventura da provare.
Ho tante esperienze a riguardo.
Auguri e grazie!
Tanino